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Usa, uomini sempre più vanitosi: aumenta il ricorso alla chirurgia plastica

Pazienti raddoppiati in 6 anni e quadruplicati in 20: lo rivelano i dati dell'American Society of Aesthetic Plastic Surgery. Nel 2016 sono state eseguite negli Stati Uniti oltre 200mila procedure di chirurgia estetica maschile

Sempre più uomini americani cercano di migliorare il proprio aspetto rivolgendosi al chirurgo plastico. A rivelarlo sono i dati dell'American Society of Aesthetic Plastic Surgery. Nel 2016 sono stati infatti eseguite negli Stati Uniti circa 200mila procedure di chirurgia estetica su uomini e più di un milione di trattamenti di medicina estetica (pari al 9% del totale), con una crescita del 101% dal 2010 a oggi. Se si considerano i numeri a partire dal 1997, l’aumento complessivo supera addirittura il 325%, a dimostrazione di come in venti anni i maschi siano diventati sempre più vanitosi e più attenti alla cura del proprio aspetto, anche a costo di finire in sala operatoria.

Il vero è boom è poi quello del botulino, con oltre 450mila iniezioni al maschile effettuate negli States nel 2016 (praticamente il doppio rispetto al 2010). Per quanto invece riguarda la chirurgia, le operazioni più eseguite l’anno scorso, sempre secondo i dati dell’Asaps, sono la liposuzione (45mila procedure), la riduzione del seno maschile o ginecomastia (31.368), la blefaroplastica (28.025), la rinoplastica (26.205) e il lifting del viso (13.702).

La ricerca ha messo anche in evidenza che il 31% degli uomini è seriamente intenzionato a fare un trattamento estetico, chirurgico o non invasivo, e che ad esprimere questo desiderio sono soprattutto i millennials: il 58% dei maschi pronti a rivolgersi al chirurgo ha infatti tra i 25 e i 34 anni, mentre il 34% è in età compresa tra i 18 e i 24.

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