27 Maggio 2016
Avere un bel sedere è uno dei desideri più ambiti delle donne.
Pur di ottenere un lato B alto e tonico si sottopongono a lunghe corse, esercizi mirati, tanta palestra.
Ma cosa si fa quando anche lo sport non basta più per avere il fisico di una ventenne a causa dell’inevitabile trascorrere del tempo?
Chi non si rassegna ad accettare la propria età biologica spesso ricorre alla chirurgia estetica che, si sa, può essere anche molto costosa e invasiva.
Da qualche tempo è nato sui social un piccolo “caso” tutto italiano riguardante proprio questo tema, sollevato da un post pubblicato da Pamela De Lucia: «Ho conosciuto una che si è rifatta il culo, proprio così. Ottomila euro. In realtà si è rifatta dalla pancia ai polpacci. Ed io che non ho mai fatto nemmeno il laser per correggere la miopia l'ho ascoltata curiosa. Non l'ho giudicata, anzi. Ero solo curiosa di un altro modo di essere, di stare. Ora sta pensando al naso, anche se confida in un tamponamento così risparmia i soldi e tra qualche anno sarà la volta delle tette, che le vuole alte fino agli occhi. Avrà 55 anni. […] Fa un lavoro normale da impiegata. Penso sia complessivamente infelice, ma quando me ne parlava sembrava anche felice: il chirurgo le ha disegnato una forma nuova che senza sforzo mantiene, ha detto. Di certo lo ha ridotto. Alzato... Per il momento no, in futuro forse. Devo dire che questa tipa mi ha fatto molta simpatia. Tenerezza e simpatia. Avrei voluto abbracciarla. Tornata a casa pensavo ai corpi plastici che si allargano, si restringono, si fanno disegnare e plasmare. Un taglia e cuci della carne. E mi sono domandata: che differenza c'è, in fondo, tra corpi di plastica e corpi deformi, sformati dal troppo cibo, consumati dal troppo poco cibo, senza più fiato per le troppe sigarette, senza più neuroni per i troppi psicofarmaci? Nessuna differenza, sono tutti corpi odiati. Pur così belli, così tanto odiati. Quanta pazienza hanno i corpi...Resistete!».
Una serie di osservazioni che aprono un dibattito su molti fronti: quando la chirurgia estetica diventa eccessiva? È sempre necessaria? È sufficiente per sentirsi bene con se stessi ed essere felici? Bisognerebbe farsi i fatti propri e lasciare che gli altri spendano i loro soldi come meglio credono?
Ovviamente i commenti sono stati numerosi, dai più ironici, agli scandalizzati, ai pettegoli.
In calce, la De Lucia ha voluto aggiungere che: «Ho scritto quella cosa non per parlare di lei: la vicenda è stata solo un pretesto per scrivere di odio e di amore. Credo che non ci sia amore in un bisturi non necessario che incide il nostro corpo. Non c'è amore nello sfondarsi di cibo per poi infilarsi due dita in gola e buttarlo fuori. Non c'è amore in digiuni forzati fino alla morte. Non c'è amore nel troppo alcol, nel troppo fumo, nelle troppe pasticche. Penso, piuttosto, che invece di anestetizzarci, che invece di voler essere la brutta copia di chi vorremmo essere, ma non siamo, dovremmo far pace con noi stessi e amare quel grosso culo che fa provincia proprio per quello che è, non un centimetro in meno. Ma il mio è solo il pensiero di una che alle risposte preferisce le domande e non voglio insegnare nulla a nessuno».
Voi cosa ne pensate?