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30 Ottobre 2017
Purtroppo la schiavitù è un fenomeno ancora troppo diffuso in molti ambiti, anche i più insospettabili come la moda.
Un mondo che spesso cela storie drammatiche, come quella di Vlada Dzyuba, modella russa di 14 anni, morta dopo 13 ore di sfilata a Shanghai, in Cina.
La tragica news ha fatto subito il giro del mondo ponendo subito l’attenzione sul mercato della moda cinese, sui ritmi e sulle condizioni in cui molte modelle si trovano a lavorare, senza diritti ne tutele, delle vere e proprie schiave.
Proprio di questo è morta Vlada, di schiavitù. La ragazzina, affetta da meningite cronica, aveva il timore di chiedere aiuto perché non aveva nessuna copertura medica. Dopo 13 ore di sfilate alla ragazza era salita la febbre, e poco prima di salire in passerella, è svenuta.
L’ambulanza è intervenuta subito, ma dopo 2 giorni di coma in ospedale è deceduta.
La causa della morte è un acuirsi della sua meningite, probabilmente dovuta alle condizioni lavorative a cui è stata sottoposta.
È il Siberian Time a raccontare la storia di Vlada puntando il dito sulle condizioni in cui molte modelle russe vengano chiamate a lavorare in Cina in condizioni assolutamente stressanti e inaccettabili, soprattutto dal punto di vista dei loro diritti e della loro sicurezza.
Vlada è stata una di queste, una ragazza disposta anche a lasciare temporaneamente la sua scuola per seguire il suo sogno, un sogno che però purtroppo è finito in tragedia.
La madre della vittima, che tra pochi giorni avrebbe compiuto 15 anni, crolla in lacrime su Ntv:
“Mi telefonava, e mi diceva ‘mamma, sono così stanca, voglio solo dormire’. Doveva essere all’inizio della malattia e poi la febbre ha iniziato a salire. Neanche io riuscivo a dormire, la chiamavo in continuazione, pregandola di andare in ospedale“.
Oksana, questo il suo nome, aveva anche richiesto un visto per poter andare a riprendere la figlia e portarla a casa. Grazie alla burocrazia cinese non le è stato possibili salvarla.
Tra gli indagati anche l’assistente personale di Vlada, Dmitry Smirnov, il cui ruolo nella vicenda sembra non essere ancora chiaro. Mosca intanto ha chiesto spiegazioni alla Cina sull’accaduto.
Speriamo che questa triste storia possa almeno servire a far luce sulla vicenda.