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13 Novembre 2017
Terribile scossa di terremoto di 7,2 gradi al confine tra Iraq e Iran.
Il bilancio delle vittime per ora è di 214 morti e 2504 feriti.
La scossa è stata potentissima, tanto da essere avvertita anche in Israele e a Dubai.
L’epicentro è stato registrato nel Kurdistan dove le vittime, per il momento, sono ferme a 7 morti e 321 feriti.
Tra le zone più colpite quella della cittadina di Sarpol-e Zahab.
Autorità e governo si sono subito attivati: nella zona di Kermanshah, in Iran, sono stati indetti 3 giorni di lutto e sono state chiuse immediatamente scuole e università, mentre tutti i dipendenti governativi sono stati chiamati al lavoro per gestire l’emergenza.
Anche la Guida suprema iraniana, Seyyed Ali Khamenei, ha lanciato un messaggio al suo popolo:
"L'obiettivo dei responsabili ora è quello di accelerare gli aiuti e di soccorrere le persone rimaste intrappolate sotto le macerie"
Coinvolti nelle operazioni anche l’esercito e i Pasdaran, a cui è stato chiesto di prestare soccorso nelle zone colpite. Abdolreza Rahmani Fazli, ministro dell’interno iraniano, si è dichiarato molto preoccupato per le aree rurali dove pensa che il numero delle vittime potrebbe ancora crescere, e ha inoltre comunicato che nelle aree colpite sono stati costruiti ospedali da campo per gestire la situazione critica.