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20 Novembre 2017
Va bene fare economia, okay la crisi, ma guai a chi tocca cibo e bevande. Gli italiani, a quanto pare, possono stringere la cinghia su tutto ma non rinunciare ad affollare ristoranti, pizzerie e pub.
Il dato interessante emerge dallo studio "Famiglie e birra, la spina dorsale dei consumi fuori casa in Italia" a cura di Althesys per conto dell'Osservatorio Birra.
Ecco il risultato, confortante per i produttori della bevanda a base di luppolo:
"Attraverso i canali ho.re.ca., lungo tutto il Paese, ne sono stati venduti circa 7,8 milioni di ettolitri (dati 2015). Un fiume in piena capace di generare quasi 6 miliardi di euro per gli esercenti, pari al 7,8% dei loro ricavi complessivi".
Secondo la ricerca, la crisi ha inciso negativamente sui consumi di generi alimentari (facendo registrare un meno 18,7 miliardi di euro tra il 2007 e il 2015) ma il suo impatto ha danneggiato principalmente i consumi domestici (-18,3 miliardi di euro, ovvero il 98,2% del calo complessivo).
Stabile, invece, la ristorazione: le spese destinate alla buona tavola sono calate in maniera marginale (-344 milioni). Si registra, dunque, una netta controtendenza rispetto al resto d'Europa dove i consumi di cibo fuori casa hanno conosciuto maggiori restrizioni.
Nell'ho.re.ca, la vendita delle “care amiche bionde”, in ettolitri, rappresenta circa il 41,5% dei consumi complessivi di birra in Italia (come annuncia Assobirra) e, genera quasi il 75% dei ricavi totali del mercato birrario italiano.
In generale, l’intera filiera di prodotto (sempre per quando riguarda il segmento ho.re.ca.), apporta ogni anno valore aggiunto di oltre 2 miliardi di euro (l'80% deriva poi dalla vendita finale).
Una sana birretta al bar tra amici, per stemperare la tensione del lavoro o commentare le prodezze calcistiche della squadra del cuore (in Italia è un sacrosanto diritto inalienabile), comporta ricavi stimati in 1,962 miliardi di euro, ben l'11% delle vendite totali. Per i ristoranti considerati, invece, quando si parla di vendita di birra abbiamo una stima di 2,339 miliardi di euro, pari al 7% delle vendite totali.
Pizza e birra sono una di quelle coppie che mai rischierà di affrontare una separazione davanti al giudice: il loro peso sulle vendite incide visibilmente, con un buon 11%.
Hanno ragione quelli che, mentre sbuffano davanti all’ennesima coda al ristorante, non perdono occasione di commentare: “Ma come, non c’era la crisi?”
Riassumendo: in casa ci piace riempire il salvadanaio e condurre una vita più morigerata, fatta di coupon e 3x2 al supermercato. Ma quando è ora di uscire, conviene prenotare un tavolo con almeno un paio d’ore d’anticipo. E sperare di non beccare la classica tavolata di festosi partecipanti ad una rimpatriata delle medie.