tutto news
16 Febbraio 2018
Il 14 febbraio 2018 in una scuola superiore in Florida un ragazzo di appena 19 anni ha iniziato a sparare all’impazzata uccidendo 17 persone e ferendone gravemente 15.
La tragedia è avvenuta nella Marjory Stoneman Douglas High School di Parkland in Florida e l’autore della strage è Nicolas Cruz, ex studente espulso per problemi disciplinari.
In mezzo a tanto orrore cieco emergono però anche storie di coraggio che nel loro “piccolo” possono fare la differenza.
Il protagonista di questa storia si chiama Aaron Feis ed era l’assistente coach della squadra di football della scuola.
Aaron è un eroe, perché ha sacrificato la sua vita per salvare quella dei ragazzi.
Oltre a essere coach lavorava nella sicurezza della scuola e si è subito reso conto di quanto stava accadendo. Ai microfoni dell’istituto ha quindi iniziato a gridare che gli strani rumori che si sentivano nel campus non erano petardi ma spari.
Poi non ha avuto un attimo di esitazione. Quando Nicolas Cruz è entrato nella scuola imbracciando il fucile il coach-eroe si è gettato sugli studenti per fare scudo con il proprio corpo.
L’uomo è rimasto gravemente ferito dai colpi e, trasportato in ospedale, è stato subito sottoposto a un intervento di urgenza ma non ce l’ha fatta.
Aaron Feis si era diplomato alla Stoneman Douglas, quindi aveva trascorso tutta la sua carriera a scuola cercando di trasmettere ai ragazzi la sua passione per lo sport.
Genitori, studenti e insegnanti lo ricordano con commozione e affetto.
«È morto da eroe».
Tutti sottolineano il suo animo gentile e la sua dolcezza.
Aaron non è l’unico eroe di questa tragedia.
Anche il professore di geografia Scott Biegel si è sacrificato per favorire la fuga di un gruppo di studenti. Lui però non è riuscito a salvarsi.
Lo stesso è successo al direttore atletico della scuola, Chris Nixon, morto in ospedale per le gravi ferite.
E numerosi sono gli studenti che hanno perso la vita in questa strage: Alyssa Alhadeff, giocatrice di calcio, Nick Dworet, che aveva appena vinto una borsa di studio come nuotatore, Peter Wang e Luke Hoyer, appena 15enni, Jaime Guttenberg, 17enne, e la giovanissima 14enne Gina Montalto. Ma anche Martin Duque, Cara Loughran, Joaquin Olivier, Alaina Petty, Meadow Pollack, Alex Schachter e Carmen Schentrup.
Troppe vite spezzate e troppo presto.