Sindrome di Barbie & Ken: si va dal chirurgo per assomigliare alle bambole
Una volta i modelli di riferimento per i ritocchini erano le celebrità di Hollywood. Ora si ricorre al chirurgo per assomigliare a Barbie
16 Marzo 2018
Una volta si andava dal chirurgo plastico per assomigliare a delle celebrità.
“Vorrei la bocca di Angelina Jolie”, “Vorrei il sedere di Belen”.
Il nostro naso non era mai abbastanza dritto, mai abbastanza all’insù.
Le nostre labbra? Troppo sottili, per nulla sexy.
E quindi via ai ritocchini per assomigliare ai divi di Hollywood che ci facevano sognare con il loro corpo perfetto.
Ora sembra che la tendenza sia un po' cambiata.
Dopo modelli realistici si è passati al mondo dei giochi. E chi è la più bella tra i giocattoli?
Proprio lei, la mitica Barbie.
Perché se c’è qualcuno che ha i lineamenti perfetti è proprio lei. Quella senza un filo di cellulite è proprio la bambolina bionda.
Barbie continua a essere un modello indiscusso e non solo per le bambine.
Potrebbe sembrare uno scherzo ma non lo è. Oggi sempre più persone ricorrono al chirurgo plastico per assomigliare il più possibile alla bambola.
I nuovi modelli sono bellezze preconfezionate ispirate a personaggi del mondo della fantasia, come possono essere Barbie e Ken.
Carlo Gasperoni, docente al Master di Chirurgia Estetica della Faccia dell'Università Tor Vergata di Roma, ha dichiarato:
«Alcune persone soffrono di un disturbo, la sindrome di Barbie & Ken, per la quale non riescono ad avere una loro identità ben definita (…) cercano di diventare come personaggi ammirati da tutti. In definitiva sono incapaci di affrontare la verità e preferiscono crearsi una vita irreale. Si tratta di un disturbo psichiatrico, perché la personalità in questi casi non si è evoluta».
Gasperoni aggiunge poi:
«Se una persona chiaramente disturbata chiede di assecondare i suoi disturbi, il medico non deve farlo, ma deve indirizzarlo verso una cura. In altre parole, aiutare una persona a somigliare a quelle bambole è la negazione della missione del medico».
Sta dunque al medico rendersi conto del momento in cui è bene intervenire per frenare eventualmente richieste troppo assurde. Che potrebbero farci perdere tutta la nostra bellezza “naturale”.