In Cina con un basso “punteggio social” rischi di non viaggiare su treni e aerei
Il rating sociale è realtà. In Cina chi ha un basso punteggio social rischia di incorrere in gravi conseguenze…
20 Marzo 2018
“Dimmi cosa scrivi sui social e ti dirò chi sei”.
Potrebbe sembrare una battuta ma non lo è. Ormai i social network ci conoscono meglio di chiunque altro: conoscono i nostri gusti in materia di musica, cibo, politica, sessualità, passatempi, politica.
Ognuno di noi è “tracciato”, il che significa che se ha mai espresso una preferenza di qualsiasi tipo su internet, il web se lo ricorderà e avrà registrato l’informazione. Quindi consiglierà altri contenuti proprio basandosi su quella preferenza espressa tanto tempo prima.
È così che funziona.
E questo è nulla. Dal 2014 in Cina si può parlare di “rating sociale”.
Lo conoscete?
Quel fenomeno in base al quale secondo la nostra attività sui social, i siti che scegliamo di visitare, ma anche le eventuali condanne e la regolarità nel pagamento di bollette, affitti, etc. si finisce all’interno di una classifica.
Per ora l’adesione a questo “rating sociale” è volontaria, presto però potrebbe non essere più così.
Secondo quanto affermato sul sito della Commissione nazionale per lo Sviluppo e le Riforme dal giorno della Festa dei Lavoratori chi ha un basso punteggio social potrebbe passarsela male.
I primi provvedimenti potrebbero riguardare dei divieti.
Qualche esempio?
Chi è stato beccato più volte a viaggiare senza biglietto, oppure ha fumato nei bagni di un treno o ha creato agitazioni su un aereo, avrà il divieto di viaggiare su treni e aerei per 12 mesi.
Un provvedimento molto semplice che però potrebbe estendersi chissà fin dove.
La paura è che il divieto possa un domani andare a nuocere anche coloro che sui social tendono a lamentarsi per esempio dei ritardi dei treni.
Certo non mancheranno anche dei vantaggi per coloro che sceglieranno di aderire al progetto di “social rating”: chi ha un alto punteggio social dovrebbe avere agevolazioni nella concessione di prestiti e mutui ma anche nella ricerca di un lavoro o di una casa.
E se tutta questa “tracciabilità” vi spaventa un po’, sappiate che sembra proprio che in Cina sia arrivata la notizia che i poliziotti potranno usare occhiali capaci di rivelare tutti i dettagli della persona che hanno di fronte.