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In Uganda per usare i social bisognerà pagare una tassa
Sembra incredibile ma è tutto vero: la nuova legislazione va a tassare coloro che utilizzano i social network
A molti potrebbe sembrare incredibile, anzi, inimmaginabile.
Quante volte al giorno utilizziamo i social? Facebook, Twitter, ma anche il “semplice” WhatsApp sono compagni fedeli delle nostre giornate. Usiamo i social per comunicare, per informarci, per esprimere la nostra opinione. I social network sono diventati strumenti indispensabili per la nostra vita.
Eppure ci sono Paesi in cui anche i social possono essere “malvisti”.
È quanto sta succedendo in Uganda. I cittadini dovranno pagare ben 200 scellini (circa 0,4 cent di euro) per usare le piattaforme social Over The Top (OTT), ovvero Facebook, WhatsApp e Twitter (tra le altre). A maggio, il parlamento dell’Uganga ha infatti approvato una legislazione che va a tassare l’uso dei social.
Dettaglio non trascurabile: in Uganda milioni di persone vivono con meno di un euro al giorno.
Non solo. Questa legge è stata molto criticata perché viola il diritto di espressione dei cittadini.
Secondo quanto riportato su tpi.it, Rosebell Kagumire, blogger e direttore di Kweta, una Ong operativa in Uganda, ha dichiarato:
«Le tasse sui social media sono una parte di un più grande disegno del governo di intaccare la libertà di espressione».
Non dimentichiamo poi che il Presidente Yoweri Museveni aveva espresso dei commenti molto negativi nei confronti degli utenti dei social.