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James Cameron implora: "Salviamo i cimeli del Titanic"

Il regista del celebre film sull'affondamento del transatlantico ha lanciato un appello affinché i reperti del transatlantico non vengano messi all'asta con il rischio di disperdersi fra mille proprietari.

Cinquemila pezzi originali del Titanic rischiano di essere messi all'asta. James Cameron, regista del celebre film interpretato da Leonardo DiCaprio e Kate Winslet, e Robert Ballard, ex comandante della marina statunitense che nel 1985 aveva localizzato il relitto del Titanic e aveva diretto la spedizione esplorativa subacquea per recuperare i resti, lanciano l'appello: la collezione deve restare unita.

L'ancora di salvataggio potrebbe venire da alcuni musei inglesi. Per fronteggiare la bancarotta della Premier Exhibitions, società che detiene i diritti negli Stati Uniti dei reperti originali del transatlantico affondato più di cento anni fa, sono stati offerti venti milioni di dollari.

L'offerta fatta dai musei, tra i quali ci sono il National Maritime Museum a Greenwich, il Titanic Belfast (il luogo dove la nave era stata costruita e da dove è partita), la Northern Ireland Titanic Foundation e il National Museum of Northern Ireland, non è l'unica. A questi si aggiungono 500.000 dollari della National Geographic Society, la principale istituzione scientifica ed educativa no profit al mondo.

Per fronteggiare la bancarotta Premier Exhibitions, che fra le mostre al suo attivo ha Bodies (cadaveri umani e parti anatomiche conservati con la tecnica della plastinazione per mantenere intatti i tessuti), ha chiesto al tribunale fallimentare di poter alienare alcuni importanti cimeli per pagare i debiti. Di fatto questo procedimento permetterebbe di vendere singolarmente anche i pezzi della collezione del Titanic.

James Cameron lo reputa un grave danno per la collezione dato che gli oggetti non potrebbero essere più fruibili dal pubblico. In un video messaggio ha detto: "La storia del Titanic ha conquistato l'immaginazione, i cuori e le menti delle persone in giro per il mondo. E naturalmente ha avuto un ruolo importante nella mia vita come regista, esploratore marino e difensore delle ricerche nell'Oceano. Mettere al sicuro questa preziosa collezione di oggetti - proteggerli e preservarli per le future generazioni lasciandole disponibili al pubblico - è il modo migliore per onorare le 1503 persone, tra passeggeri e equipaggio, morte nella tragedia".

Robert Ballard, l'esploratore che localizzò e guidò la spedizione verso il Titanic, giudica l'iniziativa dei musei "l'unico modo possibile per tenere assieme una collezione che merita di tornare lì dove è cominciato il viaggio". Il riferimento è al Titanic Belfast, un museo avveneristico sorto in occasione del centenario dal naufragio sul luogo dove fu costruito e varato il transatlantico.

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