Cacciatrice posa con la preda e un sex toy scatenando polemiche e minacce

Si chiama Larysa Switlyk e negli Stati Uniti è una cacciatrice famosa. Sul suo profilo Twitter e su Instagram si possono vedere decine di foto in cui sorride al fianco degli animali che ha abbattuto. Foto che destano puntualmente tantissime critiche e minacce.
Recentemente Larysa ha pubblicato sui suoi profili social una foto che ha causato ancora più clamore: nell’immagine - che ora sembra essere stata rimossa da Instagram - si vede la 33enne con in mano un sex toy ricoperto di sangue vicino ad una capra da lei uccisa.

La foto - che ha scatenato la rabbia di molti e per la quale la Switlyk ha ricevuto anche minacce pesanti - è stata scattata durante una battuta di caccia tra donne organizzata a Norfolk, in Scozia, evento che si è concluso prima del previsto proprio a causa del comportamento di Larysa. Jenna Gearing, una delle ragazze che ha partecipato a questa battuta di caccia, ha raccontato al Daily Mail che l’atteggiamento della Switlyk era insopportabile, tanto che lo stesso organizzatore del viaggio dopo poco tempo ha deciso di porre fine a tutto.

Riguardo alla foto con il sex toy la ragazza ha dichiarato: “Ho lasciato il viaggio prima che venisse scattata ma è una foto che mette in imbarazzo le persone che vanno a caccia come me e la mia famiglia” - e ancora - “è stata una cosa terribile da fare, una dimostrazione di mancanza di rispetto verso l’animale che aveva appena ucciso”.

Questa foto e le tantissime altre in cui si vede la Switlyk sorridere di fianco agli animali uccisi hanno scatenato l’indignazione di tantissime persone e, anche se la battuta di caccia era tecnicamente legale, i cacciatori della zona hanno fatto sapere di non aver gradito le immagini condivise da Larysa.

Il portavoce dell’Associazione Britannica per la Caccia e la Conservazione ha dichiarato: “Come organizzazione di caccia più grande del Regno Unito siamo inorriditi da queste foto. Se questo è il modo in cui vuole rappresentare la caccia, allora Larysa Switlyk non è più la benvenuta sulle nostre coste.”