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Sonda cinese arriva per la prima volta sul lato oscuro della Luna

Con questa missione la Cina si afferma come superpotenza anche in ambito spaziale e sperimenterà anche la coltivazione sul suolo lunare.

Com’è noto, la Luna mostra sempre la stessa faccia alla Terra perché è in rotazione sincrona: ciò vuol dire che il nostro satellite ruota su sé stesso impiegando lo stesso tempo di una rotazione completa intorno al nostro pianeta. A causa di questo fenomeno, dunque, il cosiddetto “lato oscurodella Luna non è mai totalmente visibile dalla Terra e per questo motivo è stato anche meno studiato.

Ma oggi le cose potrebbero cambiare grazie alla Cina: questa notte (alle 3:26 ora italiana) la sonda cinese Chang’e-4 ha toccato il suolo lunare dalla parte nascosta ed è la prima volta nella storia che un velivolo approda in quest'area. Con questo successo la Repubblica Popolare Cinese si afferma come superpotenza anche in ambito spaziale e ha raggiunto un primo importante traguardo.

La missione è iniziata il 7 dicembre scorso, quando l’Agenzia Spaziale Cinese (CNSA) ha lanciato la sonda che è entrata nell’orbita lunare il 12 dicembre. L’avvicinamento alla Luna è iniziato il 30 dicembre, quando Chang’e-4 è sceso iniziando a viaggiare su un’orbita più bassa di 15 chilometri. Al termine dei 27 giorni di viaggio previsti, il velivolo è approdato sul cratere Von Karman, all’interno del bacino Polo Sud-Aitken.

L’obiettivo della missione cinese è proprio quello di esplorare e studiare il lato oscuro della Luna, analizzandone la topografia e la composizione mineralogica, nel tentativo di capire se sarà possibile un giorno coltivare delle piante su quel suolo e costruire così una futura base lunare. A tale scopo, Chang’e-4 porta con sé a bordo anche una mini ‘biosfera’ contenente semi di patata, una pianta da fiore e uova di baco da seta, così da testarne la coltivazione grazie a un progetto messo a punto con la collaborazione di numerose università cinesi.

Trovandosi sul lato nascosto della Luna, la sonda non può entrare in contatto diretto con la Terra e quindi viene utilizzato il satellite Queqiao, lanciato a maggio scorso. Anche l’Europa, in realtà, ha contribuito in parte al successo di questa missione dato che diversi strumenti tecnologici utilizzati sono stati realizzati in Germania, Svezia e Paesi Bassi.

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