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Annamaria Franzoni è libera, ecco la sua prima dichiarazione

Ha finito di scontare la pena per l'omicidio del figlio Samuele, per il quale, ancora oggi, si dichiara innocente.

La morte del piccolo Samuele nel 2002 ha sconvolto l’italia, che ha seguito tutte le fasi processuali del delitto di Cogne attraverso i media.

Oggi Annamaria Franzoni è tornata ad essere una donna libera, dopo aver espiato una pena di 16 anni con diversi mesi di anticipo, grazie alla buona condotta, alla partecipazione a programmi di recupero e a 3 anni di indulto. La sua liberazione è stata notificata dal Tribunale di sorveglianza di Bologna proprio nelle scorse settimane.

Secondo le persone più vicine, la Franzoni avrebbe reagito alla notizia dichiarandosi in parte contenta, ma ribadendo che le piacerebbe “far capire alla gente che non è stata lei”. Annamaria, infatti, ha sempre sostenuto la sua innocenza, fin dal primo momento. E, a quanto pare, continua ribadire questa versione.

Dopo l’omicidio del piccolo Samuele nel gennaio 2002, avvenuto nel lettone dei genitori e provocato da 17 colpi inferti con un’arma che non è stata mai individuata, la madre è stata arrestata e condannata in primo grado a 30 anni nel luglio 2004. Nell’aprile 2007, però, con una sentenza della Corte d’Appello, i legali di Annamaria riescono ad ottenere una riduzione della pena a 16 anni per la loro assistita. Condanna confermata dalla Cassazione nel maggio 2008.

Ma non finisce qui, i legali della Franzoni tentano altre strade, anche provando ad accusare un vicino di casa. Si apre il processo Cogne bis, per cui la Franzoni viene condannata per calunnia.

Nel 2014 Annamaria ottiene gli arresti domiciliari e ha la possibilità di stare accanto ai suoi figli. In particolare il più piccolo, nato solo un anno dopo la morte di Samuele.

Nel 2019 Annamaria ha finito di scontare la sua pena e torna ad essere una donna libera.

(Credits photo: Instagram)

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