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Svelate le ossessioni intime di Marilyn Monroe
Si chiama Iconic Marilyn e racconta la storia, a volte scomoda, della donna più sensuale che ci sia mai stata.
Era il 1945 e aveva solo 19 anni, quando il fotografo David Coroner la trovò. Norma Jeane stava lavorando nella fabbrica Radio Plane Munition Factory e come tante altre sue colleghe, sognava di fare altro nella vita. La sua bellezza era spiazzante. È così che Marilyn Monroe ha iniziato la sua carriera. Quell'incontro fu un grandissimo colpo di fortuna e in pochissimo tempo si ritrovò, mezza svestita, tra le foto delle pin-up.
Un viaggio quello di Marilyn senza tempo e che oggi è raccontato in un libro: Iconic Marilyn, di Massimiliano Capella, edito da Centauria. Dalla bambina abbandonata in orfanotrofio, alla casalinga fino a diventare un sex symbol riconosciuto a livello planetario. Una vera e propria diva, capricciosa e irriverente, che scuote ancora il sonno di milioni di uomini. Nel libro sono descritti anche alcuni particolari segreti della sua vita.
E soprattutto le sue ossessioni. Per diventare quello che è diventata, Marilyn ha dovuto lottare: passava ore davanti allo specchio, gli abiti non erano mai abbastanza stretti e non riusciva proprio a sopportare la biancheria intima che le faceva strane pieghe sotto il vestito. Chiese addirittura al suo truccatore di truccarla anche da morta. E così fece. Si racconta che portasse scarpe con i tacchi di diverse misure, in modo da ondeggiare di più quando camminava.
Poi ci sono stati i fallimenti personali, la maternità mancata, la depressione, gli psicofarmaci. Fino ad arrivare al 5 agosto del 1962, quando un overdose di barbiturici la portò via. Ecco la storia di una donna controversa, dalla bellezza disarmante e continuerà a vivere per sempre.