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29 Aprile 2019
Dopo il reddito di cittadinanza, potrebbe arrivare anche il "bonus matrimonio". Si tratta di una proposta di legge della Lega per incentivare i matrimoni tra giovani... evidentemente in calo.
L'idea prende origine dal preoccupante quadro presentato dall'ultimo rapporto ISTAT, secondo cui l’81% degli uomini e il 65% delle donne tra i 25 e i 34 anni sarebbero ancora celibi o nubili (3 milioni in più rispetto al 1991!).
Per contrastare il calo di matrimoni, si è pensato di predisporre un bonus fiscale che consisterebbe in una detrazione fiscale del 20% delle spese di nozze fino ad un massimo di 4mila euro, suddivise in 5 quote annuali (cioè, 400 euro l'anno da detrarre dalla dichiarazione dei redditi per ognuno dei due sposi).
Ma l'incentivo prevede delle condizioni: innanzitutto l'età. L'agevolazione, infatti, è riservata ai giovani under 35, che siano residenti in Italia da almeno 10 anni, che decidono di celebrare il matrimonio in Italia... e con rito religioso. La motivazione principale di quest'ultima condizione, dipenderebbe (come precisato dalla relazione che precede la proposta di Legge) dai costi più alti di questo tipo di celebrazione. Quindi niente bonus per chi sceglie l'unione civile.
Infine, secondo la proposta di legge, gli sposi interessati ad ottenere il bonus dovranno effettuare tutti gli acquisti con carta di credito o bonifico (cioè pagamenti tracciabili) e presentare un Isee non superiore ai 23 mila euro.