Morta la tartaruga trovata imprigionata nei rifiuti 2 mesi fa

Afrodite, lo splendido esemplare di tartaruga Caretta Caretta recuperato circa due mesi fa nelle acque calabresi, non ce l'ha fatta.

Dopo essere stata trovata avvolta in una lenza di nylon che le stringeva entrambe le pinne anteriori ed incastrata in un cerchione di bicicletta, era stata portata al Sea Turtle Clinic. Qui il professor Di Bello e il suo staff veterinario, insieme ai volontari del Centro recupero tartarughe marine Brancaleone, si erano presi cura di lei.

Subito le condizioni della tartaruga erano apparse gravi: la lenza aveva gravemente compromesso la pinna sinistra anteriore ed era stata necessaria l'amputazione. Ma l'intervento non è stato sufficiente e la necrosi galoppante ha irrimediabilmente aggravato la situazione.

A comunicare la triste notizia è stata Tania Il Grande, la giovane volontaria che gestisce il centro insieme a Filippo Armonio. I soccorritori sono disperati e lanciano un accorato allarme: «Ne arriva almeno una a settimana in queste condizioni. A volte invece le ritroviamo già morte», racconta Tania.

L'unica speranza è che la triste storia di Afrodite smuova le coscienze delle persone. Tutti noi, infatti, abbiamo il potere (e il dovere) di cambiare le cose per un futuro migliore sul nostro Pianeta.

(Credits photo: strettoweb.com)