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20 Maggio 2019
Ampere, metro, secondo, chilogrammo, mole, candela e kelvin: sono le vecchie unità di misura che vanno in soffitta a partire da oggi, per essere sostituiti da un nuovo sistema internazionale.
A cambiare, a partire da oggi, sono in particolare i criteri di definizione di queste unità di misura. Ma cosa vuol dire?
Fino a ieri i criteri di riferimenti erano per lo più fisici. L'esempio più semplice è il chilogrammo, il cui riferimento fino a ieri è stato il Grand Kilo, cioè un cilindro di platino-iridio conservato sotto chiave a Parigi. A partire da oggi, invece, per definire un chilogrammo si farà riferimento a leggi matematiche costanti.
Dunque nell'acquisto di un chilo di pasta e nelle nostre bilance non cambierà assolutamente nulla, ma da questo cambiamento potrebbero trarre vantaggio in termini di maggiore precisione settori come quello farmaceutico, elettronico o quello delle nanotecnologie.
Maria Luisa Rastello, direttrice scientifica dell’Inrim, ha dichiarato: “Oggi è un grande giorno. Adesso le unità del Sistema Internazionale di misura sono riferite a una costante fondamentale, sono cioè basate su un numero che si trova ovunque".
Questo nuovo sistema internazionale è stato approvato lo scorso 16 novembre 2018 e sostituisce quello in uso dal 1960. Da allora, gradualmente, tutte le misure avevano gradualmente abbandonato i riferimenti fisici, tranne il chilogrammo, che fino a ieri era ancora un campione materiale, e pochi altri.