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Credits: Corriere
19 Giugno 2019
Una donna di 62 anni è stata ricoverata d'urgenza, dopo che era arrivata all'ospedale San Carlo di Potenza (Basilicata) con pezzo di pelle staccato nella zona dell'ombelico. I medici le hanno subito fatto una gastroscopia che ha rivelato l'impensabile. La lacerazione era stata provocata da un tubo che la signora aveva nello stomaco. Un tubo lungo 6 centimetri e largo 2. A quanto pare, questo corpo estraneo apparteneva alla PEG applicata 20 anni prima. Per PEG si intende una gastrostomia endoscopica percutanea: ovvero viene inserita una sonda che collega lo stomaco all'esterno del corpo, attraverso la quale si somministra il cibo al paziente. In genere questo tipo di operazioni vengono fatte per problemi neurologici.
È stato possibile rimuovere il tubo per via orale, a causa di una tracheotomia alla quale la signora era stata sottoposta in precedenza e che le aveva causato il restringimento delle laringe. Alla fine i medici hanno deciso di sottoporre la paziente a una doppia procedura endoscopico-chirurgia. Un chirurgo ha individuato il punto esatto in cui la sonda passava nella precedente operazione e, attraverso un catetere, è riuscito ad afferrare il tubo. Nel frattempo, un altro chirurgo ha effettuato una incisione di 1,5 cm e ha fatto passare da lì il corpo estraneo.
Dopo 48 ore, la donna è riuscita ad alimentarsi senza problemi e complicazioni. I medici che hanno effettuato l'operazione sono Angelo Sigillito e Giuseppe Tramutola. A loro va il plauso di tutta la comunità scientifica.