Il risveglio post-Brexit
Gli effetti, le previsioni e le paure legate all'uscita della Gran Bretagna dall'Ue
Il risveglio è stato brusco dopo una notte concitata, una notte in cui sembrava dover prevalere il "Remain", il voto che esprimeva la volontà da parte dei cittadini britannici di restare all'interno dell'Unione Europea. Con il passare delle ore, però, la prospettiva si è capovolta e alle prime luci del mattino la percentuale dei "Leave" ha superato definitivamente quella del fronte opposto con il 51,9% delle preferenze.
Quali effetti provocherà questa frattura all'interno dell'Ue? Se ne è parlato anche questa mattina ai microfoni di Radio 105 Friends e le interpretazioni e i punti di vista sono diversi: economicamente parlando, l'effetto negativo sui mercati finanziari è quello più evidente, con le borse in caduta libera e le ripercussioni forti sul valore della sterlina inglese.
Anche l'Italia e gli altri Paesi dell'Ue risentono di questo scossone comunitario, registrando una perdita consistente all'interno del sistema bancario.
Ma l'onda d'urto del Brexit colpisce anche i piccoli risparmiatori, e non soltanto quelli inglesi: le dimissioni annunciate del premier britannico David Cameron hanno ulteriormente destabilizzato il sistema politico oltre a quello economico, incentivando così l'aumento dello spread e con esso quello dei tassi di interesse che influiscono sui sistemi bancari di tutti i paesi europei.
Le interviste e i comunicati lasciano intendere la presenza di opinioni e umori anche molto diversi tra loro, ma sono soprattutto i social network ad evidenziare la netta divisione tra le reazioni dei sostenitori del Brexit e quelli del Brimain. Come sempre, non manca chi sdrammatizza con una sottile ironia.