Beyoncé: "Michael Jackson mi ha cambiato"

In occasione del terzo anniversario della scomparsa del re del pop, la cantante e attrice texana gli ha dedicato un commovente tributo. Intanto i fratelli Jackson tornano sui palcoscenici d'America.

Beyoncé ha voluto ricordare Re Michael con una lettera pubblicata sul suo sito

27 Giugno 2012

In occasione del terzo anniversario della scomparsa del re del pop, la cantante e attrice texana gli ha dedicato un commovente tributo. Intanto i fratelli Jackson tornano sui palcoscenici d'America.

Sono già passati tre anni. Era la notte del 25 giugno 2009, quando si diffuse la notizia che il re del pop se n’era andato per sempre. Il suo cuore si era fermato per gli effetti di un potente anestetico prescritto e somministrato dal medico personale Conrad Murray, medico dichiarato colpevole di omicidio colposo e condannato a quattro anni di carcere. Giustizia è fatta, si direbbe, ma non per i figli di Michael - il 15enne Prince Michael, la 14enne Paris e il piccolo Blanket, 10 anni – né per i suoi fan, siano essi comuni mortali oppure superstar come lo era lui. Come la numero uno nel mondo, Beyoncé Knowles, che ha voluto ricordare Re Michael con una lettera pubblicata sul suo sito web, parole che vengono dal cuore di una diva che in ogni disco, videoclip o concerto dimostra di aver metabolizzato, più di tanti altri illustri “wannabe”, gli insegnamenti di Jackson, forse l’ultimo grande pioniere dell’industria musicale moderna. “Quando ero soltanto una debuttante”, scrive la neomamma Beyoncé, “il mio primo produttore mi faceva sempre ascoltare la performance live di Michael Jackson sulle note di ‘Who’s Loving You’ (Celeberrima cover di una hit di Smokey Robinson realizzata da Michael Jackson a soli 12 anni nell’album di debutto dei Jackson 5 per l’etichetta Motown, ndr). Avrebbe voluto che lo guardassi per ore. Voleva che comprendessi la sua anima. Tu potevi sentire il suo ‘soul’, era solo un ragazzino che non aveva ancora sperimentato l’amore, ma era potente. Per qualche strana ragione, lui riusciva a evocare più emozioni di un adulto. Era così graffiante e così puro.. Questo è un dono di Dio”. E ancora: “Michael mi ha insegnato che qualche volta devi dimenticarti della tecnica.. Michael Jackson mi ha cambiato, e mi ha aiutato a diventare l’artista che sono”. Chissà cosa ne penseranno i fratelli del compianto re del pop, e in particolare Jackie, il controverso Jermaine, Tito e Marlon, presto insieme, ma senza la complicità del più piccolo Randy e delle sorelle Rebbie, LaToya e Janet, per una tournée di dodici date che nel mese di luglio toccherà buona parte degli gli Stati Uniti. Manna per i nostalgici dei Jacksons, lontani dalle scene dal 1989, anche se il momento magico che l’esercito di ammiratori del re del pop attende davvero è il 25esimo anniversario, a settembre, della pubblicazione dell’album “Bad”, disco leggendario interamente scritto da Michael (eccezion fatta per “Man in the Mirror” e il duetto con Stevie Wonder “Just Good Friends”), prodotto da Quincy Jones ed entrato nel Guinness dei primati grazie al minifilm – diretto da Martin Scorsese – abbinato al brano che dà il titolo all’opera, e per essersi imposto, naturalmente dopo “Thriller”, come uno dei dischi venduti di tutti i tempi così come il tour più seguito del biennio 1987-1988. Un motivo in più per sottoscrivere il pensiero di Beyoncé, che ha voluto concludere il suo messaggio al re del pop dicendo semplicemente “Grazie, Michael”.

Interviste

Radio 105 sempre con te!

Disponibile su

tracktracktracktracktrack