Rihanna cacciata dalla moschea di Abu Dhabi
La popstar delle Barbados è stata allontanata dal luogo di culto, colpevole di essersi fatta fotografare in pose non appropriate.
Rihanna cacciata dalla moschea di Abu Dhabi. Sarà l’abitudine a stupire e provocare, sarà l’assuefazione agli obiettivi dei paparazzi e alla condivisione, specialmente sui social network, di pruriginosi autoscatti che, segno dei tempi, alimentano esponenzialmente la sua popolarità, ma stavolta Rihanna l’ha davvero fatta grossa. La popstar delle Barbados, in trasferta negli Emirati Arabi per la tranche mediorientale del faraonico “Diamonds Tour”, ha deciso di far visita alla Grande Moschea di Abu Dhabi, dove, senza colpo ferire, ha guadagnato un’area proibita dell’edificio per farsi fotografare in pose non proprio consone alla circostanza nella sua mise total black, copricapo incluso, ornata da labbra e smalto rosso fuoco. Di più. Appena realizzati gli scatti proibiti, la cantante li ha resi pubblici sul social network Instagram alzando in pochi minuti un gran polverone, sui media internazionali e nella comunità islamica, offesa dal suo gesto. Inevitabile è stato l’immediato allontanamento della superstar americana, alla quale, come recita il comunicato ufficiale emesso dalle autorità religiose locali, “è stato chiesto di uscire dal cortile e di non entrare più nella moschea. Una cantante - continua il documento - è venuta per una visita privata alla moschea a un cancello non riservato ai visitatori senza essersi prima coordinata con l’amministrazione del Centro e senza identificarsi”. La colpa di Rihanna? Aver “scattato delle foto non conformi alle condizioni e alle regole del Centro”, conclude il comunicato. Ma l’effetto, fatalità, è che anche oggi tutti parlano di lei, Rihanna.