105 FRIENDS
05 Marzo 2014
Il compositore interviene sull'attualità con un suggerimento al nuovo Governo e torna in tournée dove ripropone atmosfere intime e raccolte
Allevi riparte. “Nell'ottica di una rivalutazione della scuola, che sembra essere uno dei punti chiave del nuovo Governo, mi permetto di consigliare l'estensione dello studio dello strumento musicale a tutti gli studenti”. Interviene così sull’attualità Giovanni Allevi, che da bravo l'enfant terrible della musica contemporanea, parla della scuola proprio mentre si appresta a ripartire con il suo “Piano Solo Tour” dopo i successi della prima serie di date in giro per l’Italia. Milano, Roma, poi Udine, Ancona e Trento, queste le prime tappe annunciate per il compositore che spesso ha diviso pubblico e critica. Allevi sceglie di nuovo una dimensione intima e raccolta per incontrare il suo pubblico col repertorio della sua ventennale carriera, dagli esordi (“13 dita”, del 1997) ai suoi ultimi lavori (i best seller “Alien”, del 2010, “Sunrise” del 2012 e “Christmas for you” del 2013). Una dimensione che lo stesso Allevi definisce come generatrice di “un intenso rapporto di vicinanza e condivisione tra me e il pubblico. La dimensione è più intima e questo fattore, in realtà, mi spaventa: è come se sentissi una responsabilità più forte, più pesante…”
Scrivo per esigenza. E tra un concerto e l’altro Allevi non esclude neanche di poter sfruttare i momenti d’ispirazione per dar vita a un nuovo lavoro discografico: “Ora è il momento di tornare a sussurrare e a trovare un contatto profondo con l’anima dell’ascoltatore. Per il resto scrivo musica perché ne sento l’esigenza... Ma non sto lavorando ancora a un nuovo disco… Come dire, in questo ultimo periodo mi sto distaccando dalle logiche discografiche”…