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Kelis, il razzismo difficile da dimenticare

La cantante dice di essere ancora scossa per l'aggressione subita in un aeroporto spagnolo 3 anni fa. "Un uomo mi urlò ‘disgustosa nigeriana’, fu un vero shock"

La cantante dice di essere ancora scossa per l'aggressione subita in un aeroporto spagnolo 3 anni fa. "Un uomo mi urlò ‘disgustosa nigeriana’, fu un vero shock"

L'aggressione. Un attacco razzista può essere un ricordo difficile da cancellare. E' quello che accade a Kelis, che ha dichiarato di essere ancora scossa dopo l'episodio che l'ha vista vittima in un aeroporto spagnolo circa tre anni. La cantante di "Milkshake" fu letteralmente aggredita da un uomo che si scagliò contro di lei, rea di aver saltato una coda al controllo passaporti. Kelis si è detta ancora sotto shock per il modo in cui quell'uomo gridava verso di lei, definendola una "disgustosa nigeriana". "Questa situazione mi ha riportato ad una realtà che forse per troppo tempo avevo dimenticato – ha dichiarato nel corso di un'intervista con la rivista NME – Nessuno si era mai avvicinata a me in quel modo, apostrofandomi per il colore della mia pelle e non credo che ci sia una cosa peggiore del genere".

La reazione. La cantante 34enne sostiene che non ci sono parole per descrivere "la rabbia assoluta" di quell'uomo, che l'ha aggredita mentre lei teneva in braccio suo figlio Knight. Cosa ancora peggiore fu il fatto che nessuno intervenne in sua difesa: "Mi trovavo in questa coda con molte persone britanniche e nessuno disse una singola parola, per me era una situazione surreale. Quest'uomo che mi urlava contro, io che avevo mio figlio in braccio e le persone intorno che si facevano semplicemente da parte. Vi sembra normale? Credo che gli inglesi preferiscano ignorare alcune situazioni e fare finta che non esistano. E forse anche io ho fatto lo stesso, e lo farei anche ora se non fosse che mi sono ritrovata di fronte quest'uomo urlante". 

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