105 FRIENDS
09 Aprile 2014
Senza confini. Nessuno può fermare la musica, neanche il presidente degli Stati Uniti d’America. Nonostante la crisi in Crimea e le sanzioni imposte dagli Usa a tutti i partner commerciali del governo russo, i concerti di Miley Cyrus e Justin Timberlake previsti in Finlandia non salteranno, anche se la maestosa Hartwall Arena di Helsinki è gestita da tre nomi tra quelli inseriti nella “lista nera” della Casa Bianca. Le tensioni internazionali che aleggiano sullo “sbocco” russo al Mar Nero rischiavano infatti di riflettersi anche sui calendari dei live in nord Europa delle due popstar, a cui vanno aggiunti anche il concerto dei Nine Inch Nails, previsti per l’8 maggio, e degli Aerosmith, sul palco il 30 dello stesso mese. Le sanzioni avrebbero toccato i tre imprenditori considerati vicini al presidente Vladimir Putin. Si tratta dell’intermediario petrolifero Gannady Timchenko e dei signori Arkady e Boris Rotenberg, padre e figlio considerati tra gli amici più intimi dell'inquilino del Cremlino.
Semaforo verde. I soggetti in questione controllano la Hartwall Arena di Helsinki, sede dei concerti che erano a rischio, almeno fino a quando non è giunta la voce di Nina Casten, amministratrice delegata di Live Nation Finlandia (la società di promoting che gestisce gli eventi) a chiarire che le autorità americane avrebbe comunque dato il semaforo verde alle esibizioni presso la struttura: “Le sanzioni non avranno effetto sui nostri affari, né presso la Hartwall Arena né su tutto il territorio nazionale” ha detto, coi fan finlandesi che hanno tirato un sospiro di sollievo.