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29 Agosto 2014
Il processo al rapper Young Jeezy, in cella per possesso di armi, partirà il 5 settembre
Non colpevole. Il rapper Young Jeezy si è dichiarato non colpevole per il reato di porto illegale di arma da fuoco per il quale è stato arrestato, insieme a cinque persone del suo staff, domenica scorsa, dopo un concerto di Wiz Khalifa a Mountain View, in California, al quale anch’egli aveva partecipato. Sul tour bus di Young Jeezy, perquisito dalle forze dell’ordinem, la polizia aveva ritrovato un fucile d’assalto AK-47 e aveva dunque arrestato il rapper e cinque dei suoi collaboratori. Tutti gli arrestati si sono dichiarati non colpevoli e un’udienza preliminare è stata fissata per il 5 settembre. La perquisizione del tour bus del rapper era scattata in seguito ad una sparatoria nel backstage del concerto di Wiz Khalifa allo Shoreline Amphitheatre che ha causato la morte di un uomo di 38 anni. Per ognuno dei sei gli arrestati è stata confermata la cauzione di un milione di dollari: nessuna di esse, al momento, è stata pagata, per cui Young Jeezy e i membri del suo entourage sono tutt’ora dietro le sbarre.
Strategia di marketing. Le forze dell’ordine non hanno ancora chiarito se vi sia un legame tra il ritrovamento dell’AK-47 e la sparatoria al concerto di Wiz Khalifa, ma per ora i sei arrestati rimangono in cella con la sola accusa di possesso illegale di arma da fuoco. La polizia ha anche dichiarato che Young Jeezy e i suoi collaboratori si sono mostrati molto collaborativi nelle indagini per l’omicidio. Il rapper, comunque, ha approfittato della vicenda per promuovere il suo nuovo album "Seen It All: The Autobiography", in uscita il 2 settembre: sul suo profilo Twitter, infatti, sono stati lanciati parallelamente aggiornamenti sulla situazione legale di Young Jeezy e sull’uscita del disco.