12 Gennaio 2015
La cantante ha pubblicato una serie di foto delle manifestazioni a Parigi usando anche come hashtag il suo nuovo album
Madonna accusata di farsi pubblicità col massacro di Charlie Hebdo. Non è un buon momento per la regina del pop e soprattutto la sua strategia sui social media è finita ancora una volta al centro delle polemiche. Dal New York Post e non solo sono arrivate una serie di critiche per la cantante accusata di farsi pubblicità sfruttando la tragedia che ha colpito il giornale francese Charlie Hebdo. La cantante si è unita alla solidarietà arrivata da tutte le parti del mondo alla rivista satirica posta su un Instagram l'immagine “Je suis Charlie” che sta facendo il giro del mondo in queste ore, ma è caduta nel tranello di unire al suo messaggio di cordoglio e di vicinanza anche l'hashtag con il titolo del suo nuovo album “Rebel Heart”: “Sono momenti molto spaventosi da vivere. L'ignoranza alimenta l'intolleranza e la paura. L'unica cosa che possiamo fare è combattere l'oscurità con la luce. Siamo tutti Charlie”, fin qui tutto bene ma il problema arriva però con l'inserimento di #RebelHeart alla fine del suo messaggio. Una scelta non casuale visto che Madonna ha deciso di utilizzare il titolo del suo nuovo album, che nelle ultime settimane è stato più volte vittima degli hacker, anche in un nuovo messaggio. La 56enne popstar ha infatti anche postato una foto delle manifestazioni di Parigi scrivendo: “Dobbiamo avere rispetto per tutte le religioni ma dobbiamo avere rispetto anche per la vita umana. Uccidere nel nome di Dio è un'idea dell'uomo e non di Dio”, ed ancora una volta il titolo del disco. Una caduta di stile che in un momento come questo poteva senza dubbio essere evitata.
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