Christina Aguilera e la disparità di trattamento con Timberlake

Ci sono stati sicuramente enormi miglioramenti nel modo in cui le artiste vengono trattate, ma come ha ricordato Christina Aguilera, 5-10 anni fa non era affatto così. In una puntata del podcast Call Her Daddy con Alex Cooper, la popstar ha ricordato tutte le discriminazioni subite durante il tour con Justin Timberlake nel 2003. “Veniva usato un doppio standard. Quando ero in tour con Justin in quell’anno, c’erano delle cose per cui mi chiedevo semplicemente: perché a lui sono concesse e a me no? Capisci che intendo?”.

“Venivo sempre messa in secondo piano” - ha aggiunto Christina Aguilera - “A volte era così inappropriato. La stampa mi chiedeva spesso di quel periodo”. L’intervistatrice Alex Cooper si è trovata d’accordo con la cantante, sottolineando come “quando un uomo e una donna fanno la stessa cosa, uno è il ragazzo della porta accanto, l’altra è una tr*ia”.

Christina Aguilera può essere definita un’icona della fiera espressione della sessualità femminile, attraverso i suoi testi e i suoi video musicali. Ancora oggi dopo 20 anni continua a evidenziarne l’importanza, per esempio con la presentazione del suo marchio di "benessere sessuale", chiamato Playground.

Nonostante la società si sia evoluta e abbia scardinato alcuni tabù, Christina ricorda le umiliazioni e di quanto la gente parlasse della sua vita sessuale facendo slut shaming.  Ad oggi la popstar, ci ride sopra pensando banalmente all’età in cui ha perso la verginità: “più tardi di quanto si possa pensare”.

“Ciò che volevo era fare canzoni che significassero qualcosa per me e per chi mi ascolta. Sentivo la necessità di parlare di qualsiasi cosa. E queste cose includono anche la sessualità! Percepivo che intorno a me ci fosse molta vergogna e paura sull’argomento. Quindi volevo solo creare uno spazio sicuro in cui tutti potessero ritrovarsi” ha concluso la popstar.