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Sanremo, La tana del granchio di Bresh: testo e significato del brano
Bresh debutta al Festival con una ballata poetica e intensa: ecco il significato del brano
Bresh, nome d’arte di Andrea Brasi, si prepara a calcare il palco dell’Ariston per la prima volta in gara al Festival di Sanremo 2025. Dopo l’ospitata dell’anno scorso, quando interpretò Guasto d’amore e duettò con Emma sulle note di un medley di Tiziano Ferro, il cantautore genovese torna con La tana del granchio, un brano che lui stesso definisce “una canzone ubriaca”.
Il significato
La tana del granchio è una ballata personale ed enigmatica, che racconta un momento di crisi e riflessione interiore. Il brano sembra descrivere un Andrea in mezzo alla tempesta, costretto ad affrontare scelte difficili che potrebbero cambiare il suo futuro.
Il titolo richiama un luogo intimo e nascosto, una sorta di rifugio interiore che ognuno può interpretare in modo diverso. Bresh lascia volutamente un alone di mistero attorno a questa immagine, rendendo il testo aperto a più letture.
Musicalmente, il brano fonde una scrittura ispirata alla tradizione cantautorale con sonorità contemporanee, un tratto distintivo dello stile di Bresh. Per lui, questa partecipazione a Sanremo ha anche un valore affettivo: la possibilità di esibirsi di fronte alla sua famiglia, un momento che ha dichiarato essere particolarmente emozionante.
Il testo
Nella tana del granchio c’è una canzone
Ho posato i miei vestiti al sole
Ti ho vista piangere dietro alle mie parole
Ma non sapevo cos’altro dire di te
Ora che siamo soli mi puoi pure parlare
Guardati intorno non c’è nessuno
Non far così non mi giudicare
Ho una parola sbagliata per ogni frase
Sono soltanto un uomo e non ci so fare
E anche se tu non lo vuoi sapere
Sappi però che alla fine ti voglio bene
Sono una madre che si sgola
Una testa che gira ancora
Una chitarra che non suona
Una borsa piena di buchi
Se capisci che non ti amo
Sei una sirena che non nuota
Cosa puoi dire
Fammi solo sapere quando vuoi guarire
Dall’espressione hai qualcosa da dire per me
Ma lo sento non mi dai due lire
Un sacchetto di plastica
Tiene i nostri due costumi bagnati
Ce li siamo dimenticati
Nella macchina che è rimasta sotto al sole per tutta l’estate
Ad ottobre li ho ritrovati
Lascio la via per te
Ora che non è più un sì
Camera mia non è una metropoli
Che incubo stare ad aspettare in un monolocale
Sei fuori a carnevale
Sono una madre che si sgola
Una testa che gira ancora
Una chitarra che non suona
Una borsa piena di buchi
Se capisci che non ti amo
Sei una sirena che non nuota
Cosa puoi dire
Fammi solo sapere quando vuoi guarire
Dall’espressione hai qualcosa da dire per me
Ma lo sento non mi dai due lire
Se il mare si è salato
È perché un marinaio ci ha pianto sopra
Se han fatto il calendario
È perché ti vorrei fare santa ora
Senti che forte il vento
Vento che non si posa
Cosa puoi dire
Fammi solo sapere quando vuoi guarire
Dall’espressione hai qualcosa da dire per me
Ma lo sento non mi dai due lire
Ho bisogno solo di riuscire a convincere te
Non solo te
Ho bisogno solo di riuscire a convincere te
Ma lo sento non mi dai due lire