music biz
Credits: Instagram @coma_cose
07 Marzo 2025
Redazione 105
È uscito oggi il nuovo album dei Coma_Cose, Vita Fusa, e – dopo il grande successo di Sanremo con Cuoricini – il duo è pronto per sbarcare per la prima volta nei palasport con due date: il 27 ottobre a Milano e il 30 dello stesso mese a Roma. Intervistati da Vanity Fair, California e Fausto Lama al secolo Francesca Mesiano e Fausto Zanardelli, si sono raccontati a partire proprio dal disco. Per Fausto: “L’idea era fare il punto sulla nostra storia dall’inizio a oggi, chiudere un cerchio in vista anche dei concerti dell’autunno. C’è ironia, autoironia, ma anche note appassionate, intense, commoventi”. Secondo California: “È un album cantautoriale in cui ci raccontiamo, ci mettiamo a nudo. I brani inediti sono molto personali, emotivi, senza filtri. Ci abbiamo messo tanta pancia”.
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Non è certo semplice comporre a quattro mani, ma la parola d’ordine tra i due è equilibrio: “In tutti questi anni abbiamo trovato un nostro equilibrio. Il punto è come uniformare il pensiero di entrambi. Cerchiamo sempre di partire dal concetto di coppia per descrivere una visione del mondo in cui speriamo che chi ascolta si possa riconoscere. Di solito io scrivo e pre-produco poi, quando il brano è allo stato avanzato, mi confronto con Francesca e lo limiamo insieme”.
Per California: “Scrivere canzoni per noi è un modo per tracciare una storia e ricordarsi, come accade in questo album, di che cosa eravamo e, quindi, anche valutare chi siamo oggi in maniera diversa. Ci siamo conosciuti in un momento difficile per entrambi e ci siamo salvati l’un l’altra...”. Poi è arrivato anche un matrimonio: “Ci piaceva l’idea di sentirci legati, di dare un senso a questi anni trascorsi insieme con l’augurio di spenderne altrettanti. Una decisione spontanea. La cerimonia è stata molto intima, con pochissimi parenti”.
Inevitabile parlare anche del senso di Cuoricini e della sua strofa che un po’ tutti cantiamo senza capirla fino in fondo: “Un divano e due telefoni è la tomba dell’amore, e l’ha detto anche un dottore”. Sono le routine che uccidono una relazione? “In ‘Cuoricini’ estremizziamo con ironia l’uso dei social. Non siamo contro la tecnologia, il problema è che a volte se ne abusa. Stai lì a scrollare per ore e poi ti domandi: ‘Ma perché?’. In realtà, non stai guardando nulla, è solo un modo per svuotare il cervello, ma quel tempo potresti utilizzarlo per fare qualcosa di più costruttivo”.
Tra i due le litigate non sono mai mancate e nemmeno i periodi in cui si sono allontanati: “Ogni tanto ci sono le litigate quelle forti che esci sbattendo la porta poi, però, la sera torni a casa”. Eppure: “Nonostante tutto siamo ancora qui, come diciamo in un brano del disco”. Fausto ha spiegato meglio: “A parte un momento di distacco di cui abbiamo già parlato, non ci siamo mai veramente lasciati. Ogni tanto abbiamo bisogno di starcene un po’ per conto nostro, ognuno di noi ha i suoi amici, affetti, delle ‘stanze’ in cui l’altro non può entrare”. È poi California a prendere la parola: “Sono cicli nella vita in cui io sento il bisogno di fare chiarezza. Ci si perde spesso nelle vite degli altri, oggi più che mai occorre fermarsi e fare autoanalisi. Con tutta la fatica e la tristezza che comporta, perché non è facile fare i conti con se stessi”.
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