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Amoroso sul diventare mamma: “Ho paura di non essere all’altezza”
La cantante ha voluto fare un discorso profondo su cosa significa portare in grembo una nuova vita
Alessandra Amoroso ha raccontato le emozioni che sta vivendo durante la gravidanza nel corso di un monologo a Le Iene. Una gioia immensa, ma anche tanta ansia e paura mentre sta aspettando Penelope che nascerà a settembre dall’amore con il Compagno Valerio Pastore.
Tante emozioni contrastanti
Un monologo che inizia così: “Da quando ho scoperto di aspettare Penelope mi sorprendo ogni giorno di quante emozioni diverse si possono provare nello stesso istante. La gravidanza non è quasi mai bella o brutta, facile o dura, serena o inquieta. Spesso è tutte queste cose contemporaneamente e forse la vera sfida è accettare questa perdita di equilibrio, l’ambivalenza e il fatto che ti stai avventurando in una terra sconosciuta”.
Non mancano le paure
Tutte queste emozioni non vuole affatto contrastarle: “Così ho scelto di lasciarli attraversare da tutte le emozioni, quelle brutte e quelle belle, di sentirle vivere sul mio corpo che cambia giorno dopo giorno insieme a me. Vivo la gioia e l’impazienza ma al tempo stesso la paura profonda di non essere all’altezza e la difficoltà di condividere la mia immensa gioia sapendo che purtroppo non tutte quelle che lo desiderano lo possono avere. Vivo la felicità per ogni piccolo ostacolo superato, ogni traguardo raggiunto e anche l’ansia. Accetto le lacrime, quelle di gioia e quelle inquiete perché mi aiutano a capire la persona che sto diventando”.
Il modello di super mamma non esiste
Non vuole però cadere nella trappola dei cliché che ruotano attorno all’essere mamma: “Nel frattempo cerco di stare lontana dalle frasi fatte, dal modello illusorio di super mamma, sempre perfetta e infallibile che serve solo a farci sentire inadeguate. Quel modello non esiste. Ciò che esiste, invece, è la donna che sono e la donna che sto diventando. La madre che sarò con tutti i miei pregi e con tutti i miei difetti”. Un discorso che ha concluso tra le lacrime di commozione, ma sempre sorridendo a riprova che tutte le parole che ha pronunciato erano vere.