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Dove Cameron: “Mi vergognavo del nudo, Damiano David mi ha aiutato”

Redazione 105

Un supporto costante: i due stanno insieme da circa un anno e mezzo

Dopo anni di carriera come stellina Disney, Dove Cameron si trova ora ad affrontare una nuova sfida professionale: recitare scene di nudo nella serie thriller 56 Days. In un’intervista rilasciata a Nylon, l’attrice ha raccontato come questo ruolo rappresenti per lei un cambiamento radicale, soprattutto per via delle insicurezze legate alla sua immagine pubblica, costruita fin da giovanissima sotto i riflettori della tv per ragazzi.

 

Il gesto rassicurante di Damiano 

Ma un momento vissuto insieme al compagno Damiano David, frontman dei Måneskin, ha avuto un impatto decisivo sul suo percorso di accettazione del corpo. L’episodio si è svolta in Italia, durante una pausa dalle riprese. In spiaggia, circondata da ragazze che prendevano il sole in topless, Dove si è sentita in imbarazzo. È stato proprio in quel momento che Damiano ha saputo darle il supporto di cui aveva bisogno:

Sono andata in spiaggia con lui durante una pausa dalle riprese, e tutte le ragazze si stavano togliendo il top” ha raccontato l’attrice. “Damiano mi ha detto 'nessuno ti fisserà. Sei completamente al sicuro. Se vuoi, sei libera di farlo'. Sia chiaro, non mi stava dando il permesso, mi stava solo rassicurando”.

Un momento semplice, ma fortemente simbolico, che le ha permesso di superare una barriera interiore. “Questa esperienza mi ha aiutata a perdere la vergogna che provavo per la nudità, ed è una cosa che non pensavo di avere. Mi ha aiutata a crescere”.

 

L’aneddoto sul suo vero nome 

Nata nel 1996, Dove Cameron ha mosso i primi passi tra teatro e televisione, diventando nota grazie al ruolo da protagonista nella serie Liv e Maddie su Disney Channel. In seguito ha interpretato Mal, figlia di Malefica, nella saga Descendants, ed è apparsa anche in Superstore e nella serie musicale Schmigadoon.

Il suo vero nome era Chloe Celeste, ma ha scelto di chiamarsi Dove, il nomignolo con cui il padre la chiamava da bambina. “Quando è morto io non c'ero e non ho potuto salutarlo, quindi ho cambiato il mio nome in Dove. È stato il mio modo di dirgli arrivederci.

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