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Music Biz

Madonna e il malore: “Stavo provando e sono finita in intensiva”

Redazione 105

La popstar racconta il coma e la lotta contro la sepsi

Madonna, oggi 67enne, ha scelto di condividere nel podcast On Purpose with Jay Shetty nuovi dettagli su uno dei momenti più difficili della sua vita. Nel 2023, durante le prove per il suo tour, la popstar è stata colpita da una grave infezione batterica che l’ha costretta a un ricovero immediato e a giorni di paura. La sua testimonianza mette in luce non solo la fragilità dietro l’immagine di una superstar, ma anche la forza con cui ha affrontato la malattia.

Nel racconto, la cantante ha ricordato l’improvvisa transizione dalla normalità al dramma: “Stavo provando per il mio tour e ho preso un’infezione batterica. Un minuto ero viva e ballavo e quello dopo ero in terapia intensiva e mi sono svegliata dopo essere stata incosciente per quattro giorni”.

 

La gravità della sepsi e il rischio di morte

Madonna ha già parlato in passato del coma farmacologico di 48 ore, rivelato durante un concerto a Brooklyn nel 2023, ma oggi aggiunge ulteriori particolari. La diagnosi di sepsi, come lei stessa racconta, ha reso il quadro estremamente critico: “Quando sono uscita dall’ospedale, mi hanno tolto il ventilatore, ho iniziato a respirare da sola e avevo qualcosa che si chiama sepsi, e può ucciderti”.

Il suo istinto iniziale è stato quello di tornare subito alla vita di sempre, come se nulla fosse accaduto. “Mi sono sempre vista come una superdonna. Quindi pensavo: ‘Oh, lo supererò. Starò bene. Tornerò alle prove”. Ma la realtà era molto diversa: la cantante non aveva la forza neppure di alzarsi dal letto.

 

L’insegnamento e la rinascita

Determinante è stato l’approccio insegnato dal suo maestro di Kabbalah, Eitan Yardeni, che le ha trasmesso un messaggio di accettazione: “Mi diceva: ‘Prima accetti quello che ti sta succedendo e che non sai quando finirà, prima finirà”.

Un anno dopo, nel luglio 2024, Madonna ha scelto Instagram per ricordare pubblicamente la sua rinascita, definendola una guarigione miracolosa e ringraziando la vita per l’opportunità di continuare a esprimersi sul palco e fuori.

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