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Stash dei The Kolors coinvolto in una rissa per difendere una ragazza: "Quando vedete un'ingiustizia, agite"

Il cantante ha narrato l'accaduto sul suo profilo Instagram, postando una foto del suo volto pieno di lividi dopo la scazzottata con un uomo che stava malmenando la fidanzata.

Stash dei The Kolors coinvolto in una rissa per difendere una ragazza: "Quando vedere un'ingiustizia, agite"

03 Luglio 2018

Stash, il cantante dei The Kolors, è stato coinvolto in una rissa. A raccontarlo è lo stesso artista sul suo profilo Instagram in un lungo messaggio che accompagna la foto del suo volto pieno di lividi dopo la colluttazione. No, nessun battibecco dovuto a futili motivi, a rivalità o ad antipatie personali come qualche volta capita nel mondo dello spettacolo. Il cantante della band napoletana è stato autore di un gesto molto nobile

"Ero a con gli amici a fare un giro - narra Stash su Instagram -, avete presente le sere estive in cui si ride, si scherza e si pensa solo all'allegria di quei momenti? Tutto questo è stato interrotto dalle urla di un ragazzo e una ragazza, stavano litigando". Una normale discussione tra fidanzati, magari con toni un po' accesi, ha pensato inizialmente.

Poi, però, è successo qualcosa che lo ha fatto scattare: "Quello che sembrava un normalissimo litigio - si legge - di punto in bianco è degenerato quando lui, avrà avuto una trentina d'anni, ha deciso di mollarle uno schiaffo così forte che le ha quasi girato la testa. 'Io faccio quel cazzo che voglio', è stata la frase d'accompagnamento".

Così Stash è intervenuto a difesa della malcapitata: "È successo tutto incredibilmente in fretta nella mia testa, e sono intervenuto ancora prima di rendermi conto che quell'ometto non fosse solo. Come in ogni scazzottata le ho date e le ho prese, e non ho nemmeno idea di dove siano finiti lui o i suoi amici".

Il cantante dei The Kolors, che nelle prime righe del messaggio confessa di aver pensato a lungo prima di riportare l'accaduto perché a volte è meglio "lasciar perdere", spiega come mai ha deciso di raccontare questa storia: "Sono qui per dire a tutti che zitti e fermi non bisogna mai rimanerci. Quando vedete un'ingiustizia, quando vedete che qualcuno ha bisogno della vostra gentilezza e qualcun altro merita la vostra violenza, agite. Aiutate, aiutatevi. Nessuno dovrebbe permettersi di alzare le mani su una donna e pensare di averne il diritto, che non gli succederà niente". 

Ho pensato a lungo prima di scrivere questo post, un po' perché non avevo idea di come mettere per iscritto le emozioni e la rabbia, e un po' perché c'è sempre una piccola voce dentro di me che consiglia di non parlare, di lasciar perdere. Questa volta quella voce ho deciso di metterla a tacere, perché voglio raccontarvi una storia. Ero a con gli amici a fare un giro, avete presente le sere estive in cui si ride, si scherza e si pensa solo all'allegria di quei momenti? Tutto questo è stato interrotto dalle urla di un ragazzo e una ragazza, stavano litigando. All'inizio niente di strano, quante volte assistiamo a scene del genere? Ma quello che sembrava un normalissimo litigio di punto in bianco è degenerato quando lui, avrà avuto una trentina d'anni, ha deciso di mollarle uno schiaffo così forte che le ha quasi girato la testa. "Io faccio quel cazzo che voglio", è stata la frase d'accompagnamento. Non so se sia stata quella sberla o il senso di sicurezza nella voce a darmi più la nausea. Quello era un uomo davvero convinto di poter fare quello che voleva, anche picchiare una ragazza che sarà pesata la metà di lui. È successo tutto incredibilmente in fretta nella mia testa, e sono intervenuto ancora prima di rendermi conto che quell'ometto non fosse solo. Come in ogni scazzottata le ho date e le ho prese, e non ho nemmeno idea di dove siano finiti lui o i suoi amici. Ma io sono qui per dire a tutti che zitti e fermi non bisogna mai rimanerci. Quando vedete un'ingiustizia, quando vedete che qualcuno ha bisogno della vostra gentilezza e qualcun altro merita la vostra violenza, agite. Aiutate, aiutatevi. Nessuno dovrebbe permettersi di alzare le mani su una donna e pensare di averne il diritto, che non gli succederà niente. Quindi, caro stronzo, tu sai chi sei. E ora con un po' di fortuna saprai anche chi sono io. Le donne non si toccano, magari ora l'hai capito con l'unico linguaggio che i pezzi di merda sanno parlare.

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