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Credits: Instagram/diaryofafitmommyofficial
03 Dicembre 2019
È stata definita una mamma cattiva, perché la sua vita con due figli al seguito si discosta dal modello tradizionale. Questa è la storia di Sia Cooper, una donna che ha qualcosa da dire a tutti i genitori del mondo. Quando è rimasta incinta per la prima volta, 5 anni fa, Sia ha voluto condividere con tutti questo momento in rete. Il suo lavoro da casalinga trovava il naturale sfogo nelle pagine web, al punto che ha smesso anche di allattare per dedicarsi a questa attività. In molti l'hanno criticata, ma lei non se ne è mai preoccupata perché crede che la sua libertà sia un bene per i suoi figli.
Dopo le polemiche, la "mamma cattiva" ha deciso di scrivere una lettera aperta in risposta a tutti gli haters. Una lettera onesta dove ha spiegato la sua visione delle cose e la sua filosofia nel crescere i bambini. E in molti, in questa occasione l'hanno applaudita.
"Se avessi avuto un nichelino ogni volta che sono stata definita una cattiva mamma, sarei davvero ricca! Al giorno d'oggi sembra quasi impossibile essere una buona mamma, perché ovunque ti giri un'altra mamma sta giudicando le tue scelte. Ho ragione?", è così che inizia il suo post.
Sia, poi, ha passato in rassegna tutte le cose che le sono state criticate: "Sono stata chiamata una cattiva mamma perché mi sono allenata durante la gravidanza e dopo, per aver curato il mio aspetto e la mia salute, per aver utilizzato cibi in scatola, per avere tatuaggi e piercing, per il fatto che bevo vino, per aver permesso ai miei figli di usare la tecnologia, per aver dato loro zucchero e dolci di tanto in tanto, per non aver "nascosto" i miei figli, per dormire insieme a loro, per aver collezionato auto sportive e motociclette, ovvero per avere un hobby, per aver dedicato del tempo a me stessa, per avere gli addominali".
"Ho imparato che le vere "mamme cattive" là fuori sono quelle che giudicano costantemente le altre mamme. Sono loro le vere insicure e hanno forti sentimenti di inadeguatezza, altrimenti perché lo farebbero? La miseria ama la compagnia. Non esiste un modo giusto per essere genitori o essere mamma. Stiamo correndo tutti nella stessa gara e facciamo il meglio che possiamo. La maternità non ha una taglia unica, ciò che funziona per una famiglia potrebbe non funzionare per un'altra. Quindi chi siamo noi per giudicare le scelte o il ragionamento di un'altra mamma?"
Ha concluso scrivendo: "Essere una mamma è abbastanza difficile e se tutto quello che faccio mi rende una "cattiva mamma", lo sarò con orgoglio! Ecco, a tutte le cattive mamme là fuori".