Molte delle informazioni che abbiamo sentito in questi ultimi giorni sul virus cinese sono false.
03 Febbraio 2020
La situazione è grave, ma quello che si legge in rete è psicosi ingiustificata. Stiamo parlando del coronavirus e di tutte quelle informazioni non vere che stanno circolando sul web e non. Bisogna stare attenti, è vero, non bisogna sottovalutare la cosa. Ma bisogna anche ricordare che gli incidenti stradali mietono più vittime. Eppure a volte ci "scordiamo" di mettere la cintura di sicurezza.
Ecco qui tutte le bufale che stanno circolando sul virus e il suo contagio.
Bisogna evitare i ristoranti e i negozi cinesi. E i cinesi in generale. Assolutamente falso. La stragrande maggioranza dei cinesi qui in Italia non va in Cina da moltissimo tempo, e alcuni non ci sono neanche mai stati, sono nati direttamente in Italia. Le materie prime che usano nei locali arrivano dall'Italia. E se anche arrivassero dalla Cina, gli esperti hanno chiaramente detto che il virus sopravvive pochissimo tempo fuori dall'essere umano. Quindi, non boicottiamo i cinesi e le loro attività. Non mettiamo del razzismo in tutto quello che sta succedendo.
Non è vero che bisogna mettere per forza la mascherina per evitare il contagio. Per ora sono stati confermati solo 2 casi nel nostro Paese, e tutte le persone sospette sono state controllate e risultano sane. Non c'è motivo di mettere la mascherina.
L’Italia ha il miglior sistema sanitario d’Europa e non è vero che non sta facendo nulla per fronteggiare l'emergenza. Le misure di sicurezza e cautelari sono molte, a iniziare dagli aeroporti e dagli ospedali.
Non è vero, inoltre, che se si contrae la malattia si muore: il tasso di mortalità è del 2/3%.
C'è chi pensa che il coronavirus sia stato sintetizzato in laboratorio per dare inizio a una guerra batteriologica, ma non ci sono informazioni che confermino questa teoria complottista.
Sicuramente arriveranno altre fake news sulla polmonite cinese. Nel frattempo, per fare un po' di chiarezza, il Ministero della Salute ha stilato una serie di FAQ che rispondono alle domande più comuni sul coronavirus.