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Credits: Instagram/female.gaze.official
02 Marzo 2020
Una vita completamente dedicata alla performing art. Se ne va all'età di 76 anni, Ulay (Frank Uwe Laysiepen) storico compagno di vita e di carriera di Marina Abramovic. A darne la triste notizia, i media di Lubiana, città dove l'artista viveva da circa un decennio. Con lui termina un'epoca, un'epoca che gli amanti dell'arte contemporanea hanno amato profondamente. Il sodalizio con la famosa artista serba fu l'inizio di una serie di performance uniche nel loro genere.
Ulay è nato a 30 novembre 1943, a Solingen, in Germania e, anche se ancora non sono state confermate le cause della morte, l'artista lottava da tempo contro un tumore.
Storici i Relation Works che i due misero in scena alla fine degli anni '70. La loro relazione durò per 12 anni e culminò con una meravigliosa e romantica camminata sulla Muraglia Cinese, dove si incrociarono, provenendo da parti opposte, per un ultimo commovente abbraccio. Nel 2010, durante l'esibizione "The artist is present" al MoMa di New York, i due si rincontrarono dopo 30 anni: erano seduti uno davanti all'altro su un tavolo in mezzo alla sala del museo. Nessuna parola, solo sguardi che culminarono nelle lacrime.
La stessa Marina, nella sua autobiografia, lo definì un personaggio complesso, pieno di sfaccettature e di idee. Se ne innamorò subito e insieme turbarono e sconvolsero il mondo dell'arte con le loro esibizioni fuori dal comune. Il loro scopo era quello di portare il corpo contro ogni limite, lo sottoponevano ad affrontare situazioni estreme. Si spinsero oltre, come mai nessuno aveva fatto prima di allora.
Con Ulay va via un pezzo importante dell'arte performativa.