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Lavorare in smart working stando in hotel? La nuova tendenza si chiama Workation

Questa formula, proposta da Nord a Sud, potrebbe risollevare il settore dell’hotellerie.

Lavorare in smart working stando in hotel?  La nuova tendenza si chiama Workation

25 Settembre 2020

L'ultima frontiera del turismo si chiama "Workation", una parola che nasce dall'unione di work vacation. Si tratta della nuova formula proposta da sempre più numerose strutture ricettive da Nord a Sud per offrire ai propri clienti la possibilità di coniugare il lavoro in smart working con una vacanza rilassante.

L'idea, che potrebbe salvare il settore dell’hotellerie dopo una crisi senza precedenti (purtroppo destinata a perdurare), è nata a Rimini, che si è proposta come destinazione ideale per lo smart working.

Il mondo della ricettività ha capito di dover ampliare la propria offerta per intercettare le nuove necessità della clientela. Per questo sono state pensate delle vere e proprie smart suite office, con ambienti accoglienti e servizi nuovi: dalla scrivania spaziosa al pocket lunch delivery per mangiare davanti al pc, dall'utilizzo gratuito di scanner e stampanti alla connessione internet ad alta velocità e dedicata per lavorare in tranquillità e sicurezza.

Ma non è tutto: in molti hanno introdotto anche la possibilità di prenotare una camera in "day use" (cioè senza dormire): in questo modo il cliente può lavorare e fare una pausa sfruttando palestra, piscina, giardini e ristoranti dell'hotel.

Da Rimini, l'idea si sta diffondendo rapidamente in tutta Italia: sono già numerose le strutture che si sono dotate di SmartRoom e pare che l'offerta abbia sollevato non poco interesse. Insomma, secondo gli esperti del settore, "il futuro per gli hotel ora è questo".

(Credits photo: Getty)

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