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Il lockdown ha fatto diminuire lo spreco di cibo del 41%

Durante la chiusura del Paese, a causa della pandemia, gli italiani hanno adottato comportamenti più responsabili.

Il lockdown ha fatto diminuire lo spreco di cibo del 41%

29 Settembre 2020

Il lockdown ha fatto bene al risparmio. In occasione della giornata internazionale della consapevolezza sugli sprechi alimentari (International Day of Awareness for Food Losses and Waste) un'indagine di Altroconsumo rivela che durante la chiusura del Paese, a causa del Coronavirus, il 41% degli italiani ha ridotto lo spreco di cibo. 

Ciò che emerge è la consapevolezza degli italiani riguardo l'impatto negativo dello spreco sull'ambiente, oltre al nodo di natura etica. Di pari passo un crescente desiderio di cambiamento, in direzione di un notevole impegno per ridurre lo spreco di cibo in casa, anche modificando le solite abitudini, a volte malsane, come ad esempio gli acquisti non necessari. Quell'approccio compulsivo alla spesa, spesso complici sconti e promozioni, è responsabile di gran parte degli sprechi: il 20% degli intervistati, infatti, dichiara di gettare il cibo perché ne ha acquistato troppo.

Ma in seguito all'adozione di comportamenti più responsabili e attenti, il 38% ha compilato la lista della spesa, il 37% ha pianificato i pasti e il 32% ha riutilizzato gli avanzi.

Partecipano allo spreco anche i cattivi metodi di conservazione del cibo e le modalità di consumazione che fanno lasciare nel frigo cibi ormai scaduti. A questo proposito, il 56% ritiene che la dicitura 'da consumarsi preferibilmente entro' andrebbe modificata in modo da incentivare i consumi in sicurezza, anche oltre la data indicata sulla confezione dei cibi.

E quando si mangia fuori? Lo spreco arriva soprattutto perché si ricevono porzioni troppo grandi, senza avere il coraggio di chiedere indietro gli avanzi.

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