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Oggi Bruce Lee avrebbe compiuto 80 anni
L’attore e campione di arti marziali, scomparso all’età di 32 anni, ha rappresentato un fenomeno sociale e culturale.
Bruce Lee avrebbe compiuto oggi 80 anni. Nato a San Francisco il 27 novembre 1940, hongkonghese con cittadinanza statunitense, l’attore è scomparso giovanissimo, il 20 luglio 1973 ad appena 32 anni. Attore e non solo. Nella sua breve ma intensa carriera, infatti, è stato anche artista marziale, regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e lottatore. Deve proprio alle arti marziali, di cui fu uno degli interpreti più influenti di tutti i tempi, la sua notorietà, una fama eterna e che resiste allo scorrere del tempo.
Lee è l’attore che ha rivelato le arti marziali cinesi al mondo. Le sue pellicole, prodotte a Hong Kong e Hollywood, conferirono a questa disciplina un livello di gradimento e popolarità fino ad allora sconosciute, facendo breccia soprattutto in Occidente. Il tono delle sue opere influenzò enormemente i film sulle arti marziali, che prima di allora erano più incentrati sulla teatralità che sul realismo.
Bruce Lee fu soprattutto un fenomeno sociale. Seppe fungere da anello di congiunzione tra culture diverse e, anche per questo, venne aspramente avversato in Oriente. A lui si deve la diffusione del Kung Fu nel cinema e nelle palestre negli anni ’70. Nei suoi film, che raccontano il malessere diffuso nelle periferie e nelle classi sociali più deboli, interpreta un personaggio che si oppone alle discriminazioni e si pone dalla parte degli oppressi. Un violento dal cuore buono.
La sua eredità cinematografica è composta da appena sei film da protagonista, due dei quali usciti dopo la sua morte e con l’appeal del Kung Fu già in forte ribasso. Dopo aver partecipato alla serie tv “Green Hornet” nel 1966, conobbe la ribalta internazionale con le prime pellicole: “Il furore della Cina colpisce ancora”, “Dalla Cina con furore”, “L’urlo di Chen terrorizza anche l’Occidente”, realizzati tra il 1971 e il 1972. L’anno successivo uscì nelle sale “I tre dell’Operazione Drago”, primo film sulle arti marziali realizzato negli Stati Uniti, dove Lee era nato e tornato soltanto all’età di 19 anni per iniziare la sua carriera da attore.
La morte, avvenuta in circostanze misteriose, lo colse nel momento in cui avrebbe dovuto dirigere “L’ultimo combattimento di Chen”, uscito soltanto nel 1978 con l’aggiunta di sequenze girate con la sua controfigura. Nel 1981, tramite scarti e utilizzo di scene edite, venne invece prodotta “L’ultima sfida di Bruce Lee”. In molti negli anni successivi hanno provato a calcarne le orme, scimmiottando con pessimi risultati un prodotto ormai fuori moda. L’industria del cinema, però, non lo ha dimenticato, come dimostrano due dei maggiori successi di Quentin Tarantino: “Kill Bill Vol.1”, in cui Uma Thurman indossa la tuta gialla di Bruce Lee in “L’ultimo combattimento di Chen” e il pluripremiato “C’era una volta a…Hollywood”, in cui l’attore viene interpretato da Mike Moh.