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La provincia di Bologna è quella in cui si vive meglio

La classifica annuale incorona la provincia felsinea. Sul podio anche Bolzano e Trento. Crollano Milano e Roma.

Tredici posizioni guadagnate e un balzo fino al vertice della classifica. Quella di Bologna è la provincia in cui si vive meglio. Lo ha stabilito il “Sole 24 Ore”, che per il trentunesimo anno ha stilato la graduatoria sulla qualità della vita. Il capoluogo umiliano è in testa per “ricchezza e costumi”, al secondo posto in “ambiente e servizi”, al terzo per “cultura e tempo libero” e al quarto per “affari e lavoro”. La somma di questi indicatori le ha permesso di scavalcare tutti gli avversari.

In un anno in cui la pandemia ha chiuso gli italiani in casa per diversi mesi, azzerando di fatto i rapporti sociali, diventa però più complicato stabilire dove si “viva meglio”. Anche per questo motivo i criteri della ricerca sono stati modificati rispetto al passato, inserendo 25 indicatori su 90 per valutare le conseguenze su larga scala del virus. L’emergenza sanitaria non avrebbe tuttavia assottigliato le differenze tra i territori italiani ma, anzi, avrebbe contribuito ad acuirle.

L’Emilia Romagna piazza ben cinque province tra le prime venti. Oltre alla capolista, Parma è ottava, Forlì-Cesena quattordicesima, Modena quindicesima e Reggio Emilia diciassettesima. Alle spalle della provincia di Bologna si collocano sul podio quelle di Bolzano e Trento. Fa rumore il crollo di quella di Milano, che si era aggiudicata le due edizioni precedenti e scivola di ben 11 posizioni, complice l’abbassamento del Pil pro capite e il nuovo indicatore sullo spazio abitativo medio a disposizione. In Lombardia si salvano solo Mantova e Sondrio, uniche a non anteporre il segno meno rispetto al ranking di un anno fa.

Colpite e affondate dal virus le mete turistiche. Venezia scende di 24 posizioni ed è trentatreesima, Firenze di 12 (27°), Roma di 14 (32°) e Napoli di 11 (92°). Peggiorano anche le località turistiche per antonomasia, da quelle pugliesi e sarde, ad eccezione di Foggia e Cagliari, fino ad arrivare a Rimini, che passa dalla posizione 17 alla 36. Fa da contraltare la Liguria, con Genova che celebra la riapertura del viadotto sul Polcevera dopo il crollo del Ponte Morandi guadagnando 26 posti e collocandosi al diciannovesimo. Resta, infine, evidente la frattura tra Nord e Sud della penisola. Dopo Cagliari, unica eccezione col suo nono posto, la provincia meridionale più in alto è Campobasso (54°), seguita da Sassari (62°) e Nuoro (63°). Le ultime 22 piazze sono tutte appannaggio delle province del Sud.

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