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09 Febbraio 2021
Redazione 105
Dal 5 marzo potrebbero riaprire palestre e piscine seguendo le regole del nuovo protocollo vagliato dal comitato tecnico scientifico. Tutto dipenderà dal nuovo DPCM del governo Draghi.
Bisogna vedere come si strutturano le cose a seconda del colore delle Regioni, sempre che sia mantenuto questo sistema "semaforico" di classificazione del pericolo. Per ora è certo solo che in caso di ripartenza, si parlerà di lezioni individuali per le palestre, mentre in piscina sarà assicurato ad ogni atleta uno spazio minimo di 10m2. Via libera per le attività di sport e danza per i bambini in età scolare che stanno attualmente già frequentando la scuola. Ricordiamo, però, ai genitori che non potete mettere pantaloncini alla zuava e presentarvi alla scuola calcio con vostro figlio pur di toccare un pallone (idem per pallavolo e tutti gli sport di contatto).
Le precauzioni proposte da società sportive e imprenditori del settore, e poi accettate dal cts, sono quelle basilari che tutti conosciamo: distanza interpersonale, sanificazione di tutti gli strumenti della struttura e dispenser per igienizzare le mani sempre disponibile. A questi si aggiungono il divieto di fare la doccia in loco, l’obbligo di avere a disposizione un proprio asciugamano personale e se necessario un tappetino personale per gli esercizi; per bere invece saranno obbligatori bicchieri monouso o borracce personali. Ci chiediamo se prima invece fosse usanza bere dalla grolla a bordo piscina…
Ben venga la riapertura con le giuste cautele per un settore che è a dir poco trascurato da marzo 2020. Chissà che le palestre non diventino l’unico luogo da frequentare dopo le 18, a parte l’ufficio o il luogo di lavoro!