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L'appello del personale sanitario a Napoli: Non chiamateci signorine siamo dottoresse
Il messaggio arriva dall’ospedale San Giovanni di Dio di Frattamaggiore
Perché la donna è sempre signorina e l’uomo è sempre dottore, a prescindere dai titoli di studio? Forse si tratta di una semplice abitudine, un tempo alle donne faceva anche piacere essere chiamate signorine, invece di signore, ma i tempi sono molto cambiati. Il personale sanitario che lavora all’ospedale San Giovanni di Dio di Frattamaggiore, dell’Asl Napoli 2 Nord, lamenta che le donne vengono sempre appellate con "signorina", mentre negli stessi corridoi gli uomini vengono chiamati "dottori". da qui la decisione di mettere nero su bianco la richiesta con un foglio appeso e ben visibile: In questi ambulatori non esistono signorine“. E qualcuno ha aggiunto a penna per rafforzare il concetto: “ma le dottoresse”.
A dare rilievo alla piccola iniziativa di protesta è stato il giornalista Pasquale Raicaldo di Repubblica Napoli che ha scritto nel suo pezzo: “chiamare ‘signorina’ una donna all’interno di un ambulatorio è un riflesso condizionato di una logica evidentemente maschilista”. Si tratta di un atteggiamento che sottolinea il gender gap e che vediamo non sono in ambito sanitario, ma un po’ dappertutto, in tv, in politica, nella vita di tutti i giorni; spesso vengono elevati a dottori tutti gli uomini in cravatta e declassate a signorine tutte le donne con numerosi titoli di studio; non che sia un titolo nobiliare per carità, ma almeno trattare tutti ugualmente e con gli stessi appellativi, aiuterebbe a fare cadere qualche pregiudizio!