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Drusilla Foer incanta l’Ariston: è un tripudio di consensi

Sui social si sprecano i complimenti per la co-conduttrice della terza puntata di Sanremo

Dopo una Ornella Muti passata in sordina e una Lorena Cesarini poco convincente, la terza serata è il trionfo di Drusilla Foer, acclamata sui social da vip e comuni mortali. Drusilla Foer è l’alter ego dell'attore fiorentino Gianluca Gori, un personaggio che ha trovato la popolarità grazie al web e che nel tempo è stato apprezzato anche al cinema e in teatro. Si definisce un personaggio 'en travesti', cioè un personaggio interpretato da una persona di sesso opposto. 
Aveva iniziato a far capire la sua pasta già dalla sala stampa a poche ore dalla diretta, dichiarando: “Dovevo essere la figura più scandalosa del Festival, ma mi pare che io sia la 'donnina' più normale, forse solo un pò più alta”.
Poi, quando irrompe sul palco di Sanremo scherza e ride con Amadeus: "E cosa dovrei fare, stare qui tutta la sera? Fare la valletta? – ironizza – Se lo sapevo mi mettevo più scosciata e con un koala tatuato qua....", dice citando il passaggio all’Ariston di una scosciatissima Belen Rodriguez qualche anno fa.
Nella sua seconda apparizione rientra travestita, ma da Zorro, per mischiare un po’ le carte: “Ho pensato a qualcosa di eccentrico, per tranquillizzare tutti quelli che avevano paura di un uomo en travesti, sicché mi sono travestita".
E poi a tarda notte recita il monologo che le ha fatto conquistare applausi ed encomi da tutte le parti: “La parola diversità non mi piace, ha in sé qualcosa di comparativo e una distanza che non mi convince – inizia – Ho cercato un termine per sostituirla e ho trovato unicità, mi piace, piace a tutti, perché tutti noi siamo capaci di notare l'unicità dell'altro e tutti pensiamo di essere unici. ma per comprendere e accettare la propria unicità è necessario capire di cosa è fatta, di che cosa siamo fatti noi, certamente delle cose belle, ambizioni, valori, convinzioni, talenti".
Nonostante l’orologio segni l’1 passata, l’attenzione è altissima: "Non è affatto facile ma vanno prese per mano tutte le cose che ci abitano e portate in alto, nella purezza della libertà. Sono una persona molto fortunata a essere qui, ma date un senso alla mia presenza su questo palco e tentiamo insieme l'atto più rivoluzionario che c'è, l'ascolto di se stessi, delle nostre unicità, per essere certi che le nostre convinzioni non siano solo delle convenzioni, facciamo scorrere i pensieri in libertà, senza pregiudizio, senza vergogna, liberiamoci dalla prigionia dell'immobilità". E poi ha chiuso così, prima di cantare e convincere definitivamente tutti: "Promettiamo che ci proveremo, confrontiamoci gentilmente, accogliamo il dubbio anche solo per essere certi che le nostre convinzioni non siano convenzioni".
E sui social qualcuno scherza: “Mi pare che l'approvazione di Drusilla Foer abbia superato anche il consenso su Mattarella”. 

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