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A cosa pensiamo quando stiamo per morire?

Redazione 105

Negli Usa registrata l’attività cerebrale di un paziente appena prima e appena dopo la sua morte

Tutti ci siamo posti questa domanda almeno una volta: a cosa si pensa appena prima di morire? Ci sono diversi racconti di persone che hanno rischiato la vita e che descrivono quegli attimi in maniera molto simile. Sembra che si abbia la sensazione di uscire dal proprio corpo, si vedono luci intense intorno e si viene avvolti da una sensazione di tranquillità. Una cosa che si dice spessissimo è che si rivive tutta la vita in un istante. Non possiamo dire per certo che sia così, ma oggi alcuni dati ci vengono incontro: alcuni scienziati dell’Università di Louisville negli USA, sotto la guida del neurochirurgo  Ajmal Zemmar, hanno registrato le onde cerebrali di un uomo deceduto a causa di infarto; quello che hanno scoperto è che il cervello ha continuato la sua attività per circa 30 secondi anche dopo che il cuore aveva smesso di battere. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Frontiers in Aging Neuroscience, dove si legge: “Attraverso la generazione di oscillazioni coinvolte nel recupero della memoria, il cervello potrebbe riprodurre un ultimo ricordo di eventi importanti della vita appena prima di morire”. Non possiamo sapere a cosa pensasse il paziente 87enne appena prima di morire, ma pare che fosse avvolto da piacevoli ricordi. Subito prima e subito dopo che il cuore ha smesso di battere, le apparecchiature hanno registrato un aumento delle oscillazioni gamma, onde cerebrali collegate al recupero della memoria, oppure alla meditazione o al sogno. I dati non sono così precisi e nitidi visto che il paziente soffriva di epilessia e gli erano stati somministrati molti farmaci, ma è comunque una prima scoperta da approfondire per capire che cosa ci passi per la testa, poco prima di lasciare questo mondo. 

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