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Credits: gettyimages
21 Agosto 2025
Redazione 105
Matthew Allick, 42 anni, di Romford, ha raccontato la sua incredibile esperienza dopo essere stato dichiarato clinicamente morto in seguito a un grave infarto.
L’uomo, che in precedenza godeva di ottima salute, aveva iniziato a notare sintomi insoliti, come respiro affannoso e piedi gonfi, che inizialmente aveva attribuito allo stress dei turni di lavoro notturni. La situazione è precipitata quando non è riuscito a salire una rampa di scale, spingendo un suo amico a chiamare un'ambulanza.
Una volta in ospedale, Matthew ha avuto un arresto cardiaco e i medici hanno usato un defibrillatore e praticato una rianimazione cardiopolmonare così energica da causare un'emorragia interna. Per diversi minuti, prima che lo portassero in vita e lo mettessero in coma, è stato considerato clinicamente morto. Nel cuore e nei polmoni, infatti, i medici hanno rivelato grandi coaguli di sangue per cui hanno eseguito vari interventi per rimuoverli.
La sua famiglia era stata preparata al peggio, ma l'uomo si è risvegliato pienamente cosciente, anche se con alcuni problemi di memoria e di movimento che ha dovuto recuperare lentamente.
I medici hanno definito Matthew "un uomo miracoloso", poiché le probabilità di sopravvivenza a un'esperienza del genere erano solo del 5%. Le trasfusioni di sangue si sono rivelate fondamentali per salvargli la vita. Per questo motivo, ora Matthew vuole sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza di donare il sangue, in particolare tra le comunità di origine nera, per garantire la compatibilità etnica.
Nonostante non tornerà mai al 100% della normalità a causa degli anticoagulanti che dovrà assumere a vita, Matthew si dice grato per la sua seconda possibilità e per il supporto ricevuto dalla sua famiglia, dai suoi amici e dalla sua fidanzata. "La decisione di qualcuno di donare il sangue mi ha salvato la vita", ha affermato, sottolineando l'importanza di un gesto che spesso si sottovaluta.