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Carolina Marconi e le conseguenze del tumore: “Non posso adottare un bambino”

Redazione 105

La showgirl racconta le discriminazioni di chi ha avuto un tumore

La showgirl Carolina Marconi ha vinto la sua battaglia contro il cancro, ma le resta l’amaro in bocca e il perché lo ha spiegato in un lungo post sui social: lei e il fidanzato Alessandro Tulli vorrebbero adottare un bambino, ma il fatto che lei abbia avuto un cancro rende tutto più difficile per colpa della burocrazia. “Io e Ale avevamo pensato di adottare un bimbo visto le tante difficoltà – scrive Carolina – ci stiamo facendo seguire da un avvocato purtroppo non sono idonea ad intraprendere un‘adozione perché ho avuto un tumore anche se sono guarita.. più di 900 mila persone in Italia ‘guariti da un tumore’ non possono essere libere di guardare il futuro senza convivere con l’ombra della malattia e per questo è molto difficile adottare un bambino, ottenere un mutuo, farsi assumere, una vera e propria discriminazione. Ci sono paesi come la Francia, Olanda, Lussemburgo, Portogallo, Belgio che hanno aderito al riconoscimento del Diritto dell’oblio oncologico con l’obiettivo di ottenere una legge che tuteli le persone che hanno avuto una neoplasia”. La showgirl ha poi linkato la petizione per portare una legge per il Diritto all’oblio in parlamento.
Una storia travagliata quella di Marconi che aveva scoperto di avere un cancro per caso, proprio mentre faceva gli esami per procedere alla fecondazione assistita, non riuscendo ad avere un figlio in maniera naturale. E poi dopo la guarigione, altre difficoltà; in Italia la pregressa diagnosi di tumore non è di per sé motivo di esclusione dall'adozione, ma nella pratica molti Tribunali non riconoscono l'idoneità all'adozione alle coppie se non sono passati almeno 5 anni dalla diagnosi di tumore di uno degli aspiranti genitori. Una vera ingiustizia, perché come ricorda Carolina: “Noi non siamo il nostro tumore!”, 

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