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06 Giugno 2022
Redazione 105
Il fotovoltaico è un’alternativa valida da molti anni, ma la diffusione del suo utilizzo è frenata da alcuni limiti: il costo, ad esempio, e altre volte l’impatto estetico.
L’invenzione del “coppo solare” potrebbe ridurre le problematiche legate a questo secondo difetto. I coppi fotovoltaici contengono al loro interno una cella solare capace di assorbire l'energia solare e trasformarla in energia elettrica. La tecnologia si chiama Invisible Solar e nasce da una microimpresa italiana, la Dyaqua, che vorrebbe superare proprio i problemi legati all'impatto visivo e al superamento dei vincoli paesaggistici che spesso frenano l'impiego del fotovoltaico normalmente conosciuto in forma di pannelli solari (brutti da vedere). “Ciascun modulo è formato con un composto polimerico atossico e riciclabile, che viene appositamente lavorato per incentivare l'assorbimento dei fotoni" scrivono sul sito ufficiale Dyaqua. Il risultato è che la superficie resta opaca all'occhio umano, ma trasparente per i raggi del sole, così da consentire alla luce di alimentare le celle interne di silicio monocristallino. L’unico limite di questo sistema è che la produzione di energia sarebbe minore rispetto alla resa dei tradizionali pannelli e che i prezzi dei coppi sono elevati: dai 40 ai 100 euro per una singola tegola. L’idea rimane comunque una valida alternativa per situazioni particolari o esigenze estetiche specifiche.