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Sesso: il lockdown ha aiutato ad abbattere i tabù
Durante l'astinenza da pandemia gli italiani si sono fatti aiutare dalla tecnologia
Uno studio dei ricercatori di GfK (Growth from Knowledge) ha fatto un’indagine sulla vita sessuale degli italiani nel biennio 2020-2021, quello caratterizzato dalla pandemia e dai continui lockdown. Come è facilmente intuibile, la vita non è stata facile per chi viveva da solo o lontano dal proprio partner, ma molte persone si sono date da fare facendo appello alla tecnologia e a qualche supporto più “tangibile”. Lo studio ha coinvolto oltre mille adulti italiani, in una fascia di età compresa tra i 18 e i 65 anni, e raccolto le risposte a un questionario che analizzava le ripercussioni del lockdown sulla sfera sessuale e sentimentale. Le differenze di genere sono state importanti: il 41% degli uomini ha affermato di aver trovato nei siti per adulti il rimedio migliore alla solitudine (sessuale), il 25%, afferma di aver praticato volentieri il sexting, il 24%, degli uomini si è dedicato ai siti di incontri. Le donne si sono concentrate più su aiuti “tangibili”, preferendo, con il 41%, i sex toys ai porno o altri aiutini. Il 22% ha dichiarato di aver pratico Asmr, cioè la stimolazione di zone sensibili del corpo per provocare rilassamento e sciogliere lo stress; infine solo il 16% delle donne ha optato per i siti porno, che rimangono una prerogativa maggiormente maschile, probabilmente anche per il tipo di materiale proposto su questi siti e creato proprio per un pubblico più maschile che femminile. Nonostante sia stato quindi difficile per gli italiani superare il lockdown, da single o lontani dal partner, questa pandemia ha avuto il merito di sdoganare altre forme di erotismo o aiuti esterni, sia tecnologici che più “tradizionali”, e questo è valso sia per gli uomini che per le donne.