TUTTO NEWS
Caso Orlandi: nuove indagini? La famiglia non ne sa nulla
Il Vaticano vuole riaprire il caso della scomparsa di Emanuela Orlandi
Il Vaticano riaprirà le indagini relative alla scomparsa di Emanuela Orlandi avvenuta a Roma nel giugno del 1983. La decisione è arrivata dopo le numerose richieste fatte in passato da Pietro Orlandi, fratello di Emanuela. Ora la magistratura vaticana analizzerà gli atti e i documenti relativi alle vecchie indagini. Il caso fu poi archiviato a ottobre 2015.
Nel frattempo, l'avvocato degli Orlando, Laura Sgrò, ha detto all'ANSA che "Nonostante il tam tam mediatico di ieri, io come rappresentante legale della famiglia Orlandi non ho ancora ricevuto alcuna comunicazione formale dal Vaticano". "Proprio per questo, ha aggiunto, ho preparato una istanza formale che presenterò domani in Vaticano in cui chiedo informazioni dettagliate sull'apertura di queste indagini e un incontro con il promotore di giustizia per avere uno scambio quanto prima".
Lo stesso Pietro Orlandi non ha ricevuto alcuna notifica o informazione sulla riapertura delle indagini. "Da tantissimi anni chiediamo una collaborazione per arrivare a una soluzione finale. Che vengono aperte le indagini è una cosa molto positiva, finalmente forse ci potrà essere una collaborazione tra lo stato italiano e lo stato vaticano visto che, poco tempo fa, è stata fatta una proposta per aprire un'inchiesta parlamentare". ha dichiarato Pietro Orlandi.
"Voglio andarci con i piedi di piombo - ha detto -. Sono disponibile e spero di essere ascoltato quanto prima, perché nel tempo avrei voluto parlare con loro per i tanti elementi emersi in questi ultimi anni, trovati con l'avvocato Sgrò". Orlandi aggiunge che "ci sono cose importanti come i messaggi whatsapp del 2014 che mi sono arrivati tra due persone molto vicine a papa Francesco che parlano di documenti di Emanuela, di cose di Emanuela", spiega. Il fratello della ragazza si augura "si possa arrivare a una soluzione. La verità c'è, sta da qualche parte sta e molte persone la conoscono".
Secondo Orlandi, anche il documentario "Vatican Girl" , realizzato proprio sul caso Orlandi, ha permesso di far conoscere anche all’estero la sua storia, spingendo il Vaticano a fare chiarezza sulla vicenda una volta per tutte.