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La nebulosa delfino affascina tutti gli ammiratori dello Spazio

Redazione 105

La bolla cosmica di atomi di ossigeno ionizzati è la più difficile da paparazzare

Chi non ha mai fatto il gioco di fissare le nuvole nel cielo e immaginare al loro posto animali, figure fantastiche e assurde? Ecco, lo si può fare anche con gli oggetti celesti e chi osserva cielo e Spazio lo fa di continuo. L’oggetto più affascinante del momento è la Nebulosa Delfino, soprannominata così per la sua forma: ricorda perfettamente la testa dell’animale marino. Si tratta di una nebulosa posta a 5200 anni luce dalla Terra, incastonata nella costellazione del Cane Maggiore, poco distante da Sirio, stella più luminosa del firmamento.
Per la debolezza della luce emessa è una vera sfida fotografarla per tutti gli astrofotografi. Nell’impresa è riuscito un certo Marco Feliciani, abruzzese appassionato di fotografia dei cieli. per riuscire a catturare la fotografia giusta, ha avuto bisogno di 11 ore di esposizione, mettendo insieme diversi scatti da 600 minuti di esposizione ciascuno. L’amante dei cieli ha usato tra le altre cose un telescopio Newton 200/800 mm f4, una montatura equatoriale motorizzata e una fotocamera astronomica raffreddata. Una volta ottenuti i diversi scatti li ha allineati e rielaborati con specifici software per evidenziare i dettagli. 

La favolosa nebulosa secondo gli astronomi ha un diametro di 60 anni luce circa. Nonostante sia di grandi dimensioni, è impossibile vederla a occhio nudo. È una bolla cosmica fatta di atomi di ossigeno ionizzato e che ha avuto origine dai venti veloci della stella di Wolf-Rayet, una stella calda, molto attiva in fase di pre-supernova. La Nebulosa Delfino potrebbe avere 70mila anni e il suo colore è dovuto alle radiazioni emesse che illuminano di blu gli atomi ionizzati dall’ossigeno, rendendo il Delfino uno spettacolo favoloso. 

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